"Se alcuni presidenti decideranno di chiudere i confini regionali mi dovranno dire che misure attuare. Noi abbiamo sempre ospitato tutti, smettetela di dire che è Nord contro Sud perché ora è Sud contro Nord". Ad affermarlo è stato stamani il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel corso della conferenza stampa trasmessa in diretta video dalla sua pagina Facebook. Il governatore del Veneto replica così alla provocazione di Vincenzo De Luca di blindare i confini della Campania per proteggersi da un’eventuale “fuga” dalle regioni più colpite dal contagio.

'La riapertura dell'Italia - aggiunge Zaia - parte dalle mascherine'

La replica di Zaia a De Luca: 'Così Sud contro Nord. Noi abbiamo sempre ospitato tutti'

Tensione tra governatori per la provocazione di Vincenzo De Luca sulla volontà di blindare i confini della Campania per proteggersi dalle fuga verso sud dei cittadini delle regioni più colpite dal Covid-19. “Si tratta di una prima forma di autonomia, ben venga. Il Sud ha deciso di sposare il nostro progetto autonomista, ma faccio un appello. Se le regioni del sud decideranno di chiudere i confini smettetela dire che è Nord contro Sud, è Sud contro Nord” ha dichiarato Luca Zaia rispondendo alle domande dei giornalisti.

'Pensiamo a un cittadino che si sposta in treno - ha aggiunto - se le regioni chiuderanno i confini allora tutti i treni regionali non avranno più senso di esistere e il Frecciarossa resterà fermo. Non ci sarà più nessun tipo di trasporto a ricevere l'autorizzazione. Ma che proposta è? Questo se vogliamo parlare di chiusura dei confini regionali, se poi l'intenzione è quella di salvaguardare una zona ad alta densità di popolazione e più soggetta a rischio contagio, allora è comprensibile. Ma se impediranno di varcare i confini mi dovranno dire che misure faranno, fermo restando che noi abbiamo sempre ospitato e accettato tutti. Io non ho mai firmato provvedimenti per mandare via la gente dalle seconde case' ha concluso il governatore veneto.

Zaia: 'Serve un nuovo Dpcm, la riapertura parte dalle mascherine'

Zaia ha dichiarato che c'è bisogno di un nuovo Dpcm e di risposte chiare per l'avvio della fase 2. "Speravo che potesse arrivare qualche segnale prima del 4 maggio, dopodiché penso che dovranno arrivare per forza i provvedimenti per la riapertura" ha aggiunto Zaia parlando ai giornalisti. Secondo il governatore del Veneto, la riapertura dell'Italia non può prescindere dall'importanza dei dispositivi di protezione. "La riapertura dovrà partire dalla mascherina, che è una conditio sine qua non. Parte dalla mascherina una serie di provvedimenti che noi abbiamo scritto nel nostro piano e che sono affrontabili da qualsiasi impresa.

I dati dell'epidemia in Veneto

Secondo il bollettino diramato nel corso della conferenza stampa, in Veneto salgono a 15.935 i casi di positività da Covid-19. "Dato aleatorio, che dipende dai tamponi effettuati" ha dichiarato Zaia. I casi tornati negativi sono aumentati a 4.638, mentre le persone in isolamento domiciliare sono 11.913. Anche le terapie intensive continuano a scendere (184 pazienti). Come dichiarato dal governatore, è il secondo giorno in cui i pazienti in terapia intensiva per Covid-19 sono inferiori a quelli non affetti da Coronavirus (197). Sono saliti a 1.087 i deceduti, dei quali 918 in ospedale, con 18 morti in più di ieri.