La liberazione di Silvia Romano continua a dividere l'opinione pubblica. Molti interrogativi restano ancora sulla vicenda: tra questi c'è senza dubbio la questione del riscatto e la condotta tenuta dai servizi segreti italiani nella gestione della liberazione insieme alla linea seguita dal governo una volta che la ragazza ha messo piede in Italia. Il generale Carlo Jean, tra i massimi esperti italiani e internazionali di strategia militare, ha criticato l'operato del governo.

A suo avviso, infatti, oltre al riscatto ci sarebbe stato anche un ricatto.

Il parere del generale sul caso di Silvia Romano

La liberazione di Silvia Romano lascia molti interrogativi. A far discutere sarebbe il modus operandi seguito dal governo nelle trattative per il rilascio e la questione spinosa del riscatto. Più volte il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha negato che ci sia stato il pagamento di una somma di denaro: sulla questione restano però molte ombre. Il generale Carlo Jean, esperto di geopolitica e di strategia militare, nonché docente universitario di studi strategici presso l'Università Luiss e il Link Campus di Roma, ha commentato su Start Magazine la vicenda, dicendosi convinto che oltre ad un riscatto ci sia stato anche un "ricatto".

La condotta del governo su Silvia Romano

L'ex generale Carlo Jean non sembra gradire affatto la condotta del governo sulla vicenda della cooperante italiana, a cominciare da quella che ha definito una "miserrima passerella" fatta all'aeroporto di Ciampino per accogliere Silvia Romano. E per questo elogia il ministro della Difesa Lorenzo Guerini che non ha partecipato alla cerimonia di domenica scorsa, in occasione del rientro in Italia della volontaria. "Sapeva bene quanto male facesse al prestigio internazionale dell'Italia".

Le immagini dell'accoglienza "in pompa magna" hanno fatto il giro del mondo e a suo avviso sono state sfruttate dalla propaganda dei terroristi. Il Governo avrebbe sbagliato nel formare un "comitato d'accoglienza" e l'arrivo in Italia di Silvia sarebbe stata a suo dire una mossa fatta solo al fine di "guadagnare consenso".

La questione del riscatto

Secondo il generale Silvia Romano sarebbe stata liberata con un riscatto ma non solo. Ci sarebbe stato anche un ricatto. A suo avviso se Silvia non si fosse comportata così come ordinato dai suoi carcerieri, i terroristi avrebbero giustiziato alcuni ostaggi che erano suoi compagni di prigionia. "Questo spiega anche perché i drones Usa schierati nel Corno d’Africa non abbiano bombardato per rappresaglia il villaggio in cui si trovava".

Jean sottolinea che nei confronti di Silvia bisogna usare massimo rispetto e comprensione. Ma il generale non riesce ad avere la stessa comprensione nei confronti dei politici del governo autori della "sceneggiata di Ciampino" che a suo dire non si sarebbero curati del danno che avrebbero fatto al paese. Jean li ha apostrofati duramente chiamandoli "pagliacci".