Protocolli di sicurezza Covid-19: il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, con una nota ufficiale ha sollecitato il governo presieduto dal premier Giuseppe Conte a velocizzare la comunicazione delle misure che gli operatori economici dovranno rispettare per la ripresa delle loro attività allo scopo di contenere al massimo il rischio di contagio da nuovo Coronavirus.
Obiettivo: favorire la riapertura in tempi brevi e garantire la ripartenza al maggior numero di attività economiche. Questo traguardo, però, secondo De Luca sarebbe difficile da raggiungere se i protocolli di sicurezza dovessero essere comunicati in ritardo o essere troppo restrittivi.
Protocolli di sicurezza: il pressing di De Luca sul governo
Pressare il governo per garantire nel più breve tempo possibile l'invio dei protocolli di sicurezza per permettere agli operatori, soprattutto ristoratori e balneari, di avere il tempo necessario di organizzarsi per preparare i propri locali e le attrezzature per riaprire le attività. Questa, in sostanza, la richiesta del presidente della Campania, il quale ha sottolineato che i limiti di cui "si sente parlare" non consentirebbero l'apertura nemmeno di un'attività su due, ricordando che non si sta tenendo conto delle peculiarità della Campania soprattutto per quanto riguarda la balneazione - con una fascia costiera completamente differente rispetto a quella del Nord Italia - e il settore della ristorazione.
Vincenzo De Luca ha affidato il suo appello a tutti i canali comunicativi: dal sito istituzionale della Regione Campania alle pagine Facebook ufficiali dell'ente regionale fino alla sua pagina ufficiale. Il governatore campano ha anche rincarato la dose: nel comunicato, infatti, ha rimarcato l'impegno della sua amministrazione regionale per una verifica rigorosa su quanto avverrà dal punto di vista epidemiologico dopo la data spartiacque del 18 maggio (giorno in cui sono previste le riaperture).
Infatti, come ripete ormai da diverse settimane, De Luca è favorevole ad una ripartenza definitiva e in sicurezza senza dover corre il rischio di ritornare ad una fase di lockdown.
Protocolli di sicurezza: il precedente sulle forniture
I protocolli di sicurezza per gli operatori economici dovrebbero essere resi noti tra oggi e domani: si tratta delle linee guida nazionali per la riapertura delle attività economiche.
Secondo l'intesa per la Fase 2 raggiunta l'11 maggio tra i presidenti di regione, il premier Giuseppe Conte, il ministro della Salute Roberto Speranza e il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, le attività dovrebbero riprendere a lavorare dal 18 maggio.
L'accordo prevede l'autonomia delle regioni per quanto riguarda le decisioni su commercio al dettaglio, ristoranti, bar, barbieri, parrucchieri, centri estetici e stabilimenti balneari.
Il pressing di Vincenzo De Luca è frutto probabilmente dei ritardi che hanno caratterizzato alcuni aspetti della gestione dell'emergenza nuovo coronavirus da parte del Governo centrale: già in passato, infatti, l'ex sindaco di Salerno aveva denunciato il ritardo della Protezione Civile nella fornitura per la Regione Campania di apparecchiature sanitarie necessarie ad allestire posti di terapia intensiva, comunicandolo il 25 marzo sulla sua pagina ufficiale di Facebook.
Oggi i protocolli di sicurezza, due mesi fa le forniture
Quelle dichiarazioni di De Luca scatenarono delle polemiche: con un comunicato stampa ufficiale, infatti, la Protezione Civile replicò al governatore, asserendo che alla Regione Campania erano già stati consegnati circa un milione di dispositivi tra mascherine, guanti in lattice, camici chirurgici, copriscarpe, visiere di protezione, ventilatori per terapia intensiva e sub-intensiva.