Si avvicinano le elezioni politiche del 25 settembre e in queste settimane circolano sul web diversi "simulatori elettorali" messi a disposizione da varie testate giornalistiche per dare agli elettori una maggiore cognizione di causa sulle posizioni politiche delle varie liste.

Lo scorso 14 settembre è uscito, sul sito del dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Pisa, il “Navigatore Politico Italia 2022” (raggiungibile su navigatorepolitico.it), un progetto scientifico sviluppato da un team di studiosi del medesimo dipartimento e del Robert Schuman Centre dell’Istituto Universitario Europeo.

Questo strumento (che venne reso disponibile anche per le Elezioni politiche del 2018 e per le europee del 2019) è una Voting Advice Application (VAA) che fornisce agli utenti un’indicazione di voto in base alle preferenze espresse da ciascun utente sui vari temi programmatici dei partiti.

Di tutto questo Blasting News ha parlato in esclusiva con il professor Enrico Calossi, professore associato di Scienza Politica e Relazioni Internazionali dell'Università di Pisa.

Intervista a Enrico Calossi

Professore, in cosa consiste lo strumento che avete messo a punto?

"Il ‘Navigatore Politico’ è una Voting Advice Application (VAA) sviluppata dall’Osservatorio su Politica e Istituzioni (OPI) del Dipartimento di Scienze Politiche di Pisa in collaborazione con lo ‘Robert Schuman Centre for Advanced Studies’ dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze.

In sintesi, il nostro software chiede all’utente di rispondere a 30 domande basate su temi di attualità politica. Alla fine del questionario l’utente potrà vedere la lista di tutti i partiti analizzati e la percentuale di similitudine con i programmi dei singoli partiti".

In cosa si differenzia il vostro strumento rispetto ad altri simili che stanno girando su varie testate in queste settimane?

"In questo periodo stanno circolando molti simulatori elettorali: questo è un bene, perché in questo modo i cittadini migliorano la conoscenza delle liste presenti sulla scheda elettorale e i programmi politici dei vari partiti. Ovviamente ci sono delle differenze tra i vari strumenti. Noi abbiamo analizzato 11 liste elettorali, cioè i partiti che si presentano in almeno 40 circoscrizioni alla camera e i tre partiti più grandi, secondo i sondaggi, delle due coalizioni principali.

Questo ci serve per avere uno strumento snello e non iper-affollato di liste e partiti. L’aspetto che più ci piace sottolineare è che abbiamo collocato i partiti in base ai loro programmi ufficiali. Non è stato semplice, perché la campagna estiva e lo scioglimento anticipo ha ristretto i nostri tempi di lavoro, ma ci siamo riusciti".

Quale è l'obiettivo che vi siete dati nella realizzazione di questo progetto?

"Sostanzialmente abbiamo due obiettivi. Il primo è un servizio che forniamo gratuitamente alla comunità. Cioè contribuiamo ad accrescere la conoscenza dei cittadini sulle liste presenti alle elezioni e sui loro programmi politici. Queste informazioni sono tutte neutrali da un punto di vista politico.

Le posizioni dei partiti sono indicate senza favorire alcun candidato, partito politico o coalizione. Da un punto di vista scientifico, abbiamo anche altri obiettivi. Ad esempio, in una domanda chiediamo all’utente di indicare quale partito intende votare (si possono dare anche più risposte) e, viceversa, quali altri partiti sicuramente non verrebbero votati. Le risposte, totalmente anonimizzate e aggregate, ci serviranno, da un punto di vista scientifico, per conoscere l’importanza che gli elettori danno ai programmi elettorali (indicando quindi il partito più simile alle posizioni politiche) e, al contrario, l’importanza che viene data ad altri elementi per esprimere il voto (tipo la qualità dei candidati, la valutazione dello storico, o la scelta delle alleanze)".