L'atto finale era nell'aria, la strada ormai segnata; l'addio era solo una questione di giorni. Non ha aspettato che la sindaca Virginia Raggi, che aveva respinto le dimissioni già annunciate una prima volta, sciogliesse la riserva su di lui: stavolta Paolo Berdini ha lasciato l'incarico di assessore all'Urbanistica del comune di Roma annunciandolo lui stesso con un comunicato.

L'abbandono della giunta pentastellata con "dimissioni irrevocabili", si è consumato nel giorno in cui si è svolto in Campidoglio un incontro decisivo con i vertici della Roma per la realizzazione dello stadio di Tor di Valle a cui Berdini sempre stato contrario.

Berdini: periferie sprofondano, stadio sola preoccupazione

"Era mia intenzione servire la città mettendo a disposizione competenze e idee - scrive Berdini nel comunicato con cui dà l'addio alla giunta M5S che è alla guida della città dal 20 giugno scorso - prendo atto che sono venute a mancare le condizioni per poter proseguire il mio lavoro".

Al centro dello strappo insanabile nella versione di Berdini, il milione di metri cubi chiesto dalla As Roma e dal costruttore Luca Parnasi. Nella nota, non fa nessun cenno alle sue confidenze con il giornalista de La Stampa, ai suoi giudizi taglienti sulla sindaca, al pettegolezzo su una relazione tra Raggi e Romeo che le ha intestato una polizza, né all'audio della conversazione, poi pubblicato, che ha fatto precipitare la situazione.

Il riferimento è tutto al progetto del nuovo impianto a Tor di Valle a cui Berdini è sempre stato contrario. "Dovevamo riportare la città nella piena legalità e trasparenza delle decisioni urbanistiche - scrive ancora nella nota - invece si continua sulla strada dell'urbanistica contrattata che come è noto ha provocato immensi danni a Roma.

Mentre le periferie sprofondano in un degrado senza fine e aumenta l'emergenza abitativa, l'unica preoccupazione sembra essere lo Stadio della Roma".

Dimissioni Berdini, la reazione della sindaca

"Adesso basta - ha detto Virginia Raggi raggiunta dalla notizia delle dimissioni mentre era a un concerto organizzato per celebrare i patti lateranensi - abbiamo anche sorvolato sui pettegolezzi da bar. Ora prendiamo atto che l'assessore preferisce continuare a fare polemiche piuttosto che lavorare. Noi andiamo avanti". La sindaca rimasta senza un pezzo fondamentale della giunta, ha avocato a sé le deleghe all'Urbanistica e alle Infrastrutture.

Affare nuovo stadio, la riunione in Campidoglio

Il progetto del nuovo stadio a Tor di Valle fortemente osteggiato da subito dall'ex assessore Berdini va avanti e, eccetto sorprese dell'ultim'ora, riceverà l'ok definitivo della giunta il 3 marzo.

Proprio ieri c'è stata una riunione in Campidoglio con la dirigenza della Roma che ha presentato "una revisione del progetto che ha dei caratteri fortemente innovativi.

I tavoli tecnici sono ancora al lavoro, faremo una valutazione di questa importante novità e ci siamo dati appuntamento alla prossima settimana", dice il vicesindaco Luca Bergamo.

L'assessore alla Mobilità, Linda Meleo, è convinta che il progetto si possa fare in maniera 'sostenibile': "Non vogliamo una città con colate di cemento, né l'edificazione selvaggia del passato, però questo stadio si può fare in maniera sostenibile e adeguata, dando una cosa che la città richiede, ma con tutte le procedure necessarie a mantenere un assetto di legalità e di minore impatto ambientale possibile".

Non per l'ex assessore Berdini che proprio l'altro giorno in una lettera pubblicata su Il fatto quotidiano scriveva: "Lo stadio di Tor di Valle è il banco di prova per fermare blocchi di potere che da sempre difendono la speculazione fondiaria e finanziaria a scapito dei diritti dei cittadini.

Se la Raggi vuole fare questa battaglia, mi troverà al suo fianco. In caso contrario, le mie dimissioni sono già sul suo tavolo". E così è stato. Ultimo ma non ultimo dei problemi della sindaca, sarà trovare un nuovo assessore. In sette mesi la giunta ne ha persi già tre.