Scenario apocalittico quello che si sta manifestando tra il vesuviano e l'Agro Nocerino-Sarnese che, da più giorni, continuano ad essere interessati da numerosi roghi. Un'emergenza che ha colpito vaste zone del territorio, a causa anche dei fumi sprigionati dalla combustione che, spinti dalle correnti e soggetti a variazioni termiche in quota, hanno subito espansioni tali da raggiungere anche diverse zone in provincia di Avellino.
L'intervento di Vigili del Fuoco e Protezione Civile
Numerosi gli uomini e i mezzi attivati per il primo soccorso e assistenza alla popolazione, dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, alle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile unitamente a squadre di cittadini animati dall'alto senso civico e di dedizione per il proprio territorio. Da segnalare anche l'attivazione di diverse unità di mezzi aerei antincendio, tra Canadair ed elicotteri, che stanno cercando di contenere i roghi, soprattutto nelle zone irraggiungibili con mezzi di terra, alternandosi tra i vari territori interessati in base alle emergenze di volta in volta segnalate.
Monti Lattari, ritrovato materiale incendiario
Nella tarda serata di ieri alcune abitazioni della zona della Strada Comunale Acquapendente, nel Comune di Corbara, sono state avvolte da un'intensa coltre di fumo a causa dell'incendio che da più giorni ha interessato la zona collinare della catena dei Monti Lattari, nei pressi della strada provinciale che consente, dall'Agro Nocerino, di raggiungere la Costiera Amalfitana attraverso il Valico di Chiunzi. Subito intervenuti sul posto i Vigili del Fuoco con il supporto delle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile che hanno delimitato l'area con un intenso lavoro che si è protratto fino alle prime luci dell'alba.
Si segnala, inoltre, anche l'intervento di gruppi di cacciatori locali che prodigandosi nei giorni scorsi con mezzi di fortuna ad arginare e a circoscrivere le zone immediatamente a ridosso delle strade e delle abitazioni, hanno ritrovato del materiale (in foto), di colore azzurro, presumibilmente incendiario, il quale è stato consegnato all'Arma dei Carabinieri ai fini dell'analisi della composizione chimico-fisica,
Il Vesuvio avvolto dalle fiamme
Numerose persone presenti sul lungomare di Napoli si sono soffermati ad osservare il Vesuvio completamente avvolto dal fuoco e la colonna di fumo che si è elevata per oltre 600 metri, "regalando" una suggestiva immagine inedita. Impressionante anche l'immagine catturata dal satellite e diffusa da Sat24.com che mostra come la colonna di fumo, alimentata dai vari roghi, si sia elevata fino a raggiungere le correnti dirette verso la zona orientale raggiungendo il salentino.
Nelle ultime 48 ore l'aria si presenta quasi irrespirabile a diversi chilometri di distanza dalle zone interessate e, questa mattina, dalle prime ore dell'alba, il paesaggio era completamente coperto da gas sprigionati dalle combustioni, a tal punto che dall'Agro Nocerino-Sarnese non era più visibile il vesuvio e le zone immediatamente a ridosso.
Nel mentre si opera per la messa in sicurezza delle zone colpite dagli incendi, si intensificano anche le attività di prevenzione e monitoraggio delle aree più a rischio, al fine di intervenire con maggiore tempestività ed indagare sulle possibili cause che hanno portato a devastare ettari di vegetazione e conseguentemente ad intaccare l'equilibrio dell'intero ecosistema.