Marijuana prodotta e coltivata in Italia per fini terapeutici: questo il progetto che vede coinvolto l'Istituto Farmaceutico Militare di Firenze dove pochi giorni fa si è svolto il primo raccolto di piantine di marijuana coltivate in serra nel nostro Paese. La cannabis di Stato verrà attentamente studiata per avviare una produzione standardizzata - basata su un accurato protocollo - da erogare dietro ricetta medica nella terapia del dolore oncologico e di altre gravi e importanti malattie. Non si parla quindi della liberalizzazione delle droghe leggere, si tratta esclusivamente di uso medico.
Primo raccolto di Marijuana di Stato in Italia
La coltivazione di Marijuana è iniziata tre mesi fa - il 20 marzo - in una serra dell'Istituto Farmaceutico Militare di Firenze in seguito a un accordo siglato nel settembre del 2014 tra il ministero della Difesa e il ministero della Salute. E adesso è stato ottenuto il primo raccolto di Marijuana di Stato. Le pianticelle - alte circa un metro - resteranno appese a testa in giù e al buio per qualche settimana, poi analizzate. Una volta sottoposti i dati a Roma, al Consiglio Superiore di Sanità, e ottenuto il via libera, si passerà alla produzione su larga scala: ossia tre raccolti all'anno e in serre molto più grandi. Queste le tappe del programma operativo.
L'uso terapeutico della Marijuana
In Toscana è stata avviata la produzione di Marijuana per poter interrompere l'attuale costosa importazione di piantine dall'estero (precisamente dall'Olanda, dall'azienda Bedrocan) e meglio rispondere alla richiesta di malati di Sla, Sclerosi multipla (Sm), di cancro che soffrono a causa della loro patologia. L'uso terapeutico del cannabinoide delta-9-THC allevia il dolore nella Sla e nelle malattie reumatiche, migliora l'appetito riducendo nausea e vomito nei malati oncologici e nei malati di Aids. È bene ricordare che l'uso terapeutico dei cannabinoidi è legale da quasi 10 anni nel nostro Paese grazie al decreto ministeriale del 28 aprile 2007 da parte del ministro della Salute di allora Livia Turco.
Sono un articolista freelance dal 2011 e in questi anni ho collaborato con diversi giornali online. Ho da sempre una forte passione per la comunicazione, mi affascina.
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