Quando si parla di malattie cardiache, si sa, è d'obbligo sottolineare il fatto che la tempestività è fondamentale per salvare la vita di una persona. Spesso, però, ci vogliono circa tre ore per diagnosticare un infarto ad un paziente, ma grazie a uno studio condotto dal Cornell's Baker Institute, a breve si potranno scovare i sintomi dell'infarto e di numerose altre malattie cardiache in soli dieci minuti.
La ricerca si basa sul prelievo di una sola goccia di sangue dal paziente e l'idea è di sfruttare gli enzimi attaccati alle nanoparticelle in modo tale da trovare i biomarcatori e convertirli in luce. In parole povere si misura la quantità di luce prodotta da vari campioni presi da soggetti predisposti all'infarto o ad altre malattie cardio-cerebrali come la demenza e alcune forme di tumori. Utilizzando i biomarcatori presenti nel sangue per identificare eventuali condizioni patologiche in netto anticipo. Al momento, però, un test di simile portata non è disponibile sul mercato, dato che serviranno ulteriori studi per capire se questa strada sia affidabile.
Scoperta una nuova sostanza che blocca i tumori
Per quanto riguarda il discorso tumori, invece, ci sono buone notizie che ci arrivano direttamente da un istituto italiano. Le ricercatrici del Cnr, infatti, starebbe lavorando sulla proteina p53, che come molti già sapranno è quella che si attiva per difenderci da un tumore nascente. Quando le metastasi cominciano ad andare in circolo, però, questa proteina si spegne e lo studio italiano con a capo Fabiola Moretti sarebbe riuscito ad individuare una sostanza in grado di riattivare tempestivamente questa proteina. Saranno, però, necessari ulteriori studi per rendere questo peptide un vero e proprio farmaco, ma fatto sta che la Scienza sta cercando in tutti i modi di combattere e vincere il cancro aiutando il nostro organismo a difendersi da solo. Ci riusciremo? Ai posteri l'ardua sentenza, nel frattempo vi consiglio di seguirmi cliccando il pulsante che si trova accanto al mio nome sopra l'articolo.