Nuove speranze sul campo della medicina. Il Prozac potrebbe curare la Sindrome di Down. A dare la notizia è un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna. Alcuni ricercatori, guidati dalla professoressa Renata Bartesaghi, hanno eseguito un test su alcuni topi di laboratorio con Sindrome di Down. Il farmaco è stato iniettato sulle cavie gravide e, nei topini appena nati, eliminando i difetti cognitivi legati alla malattia.
Il merito del successo si deve alla Fluoxetina. "Le anomalie principali della sindrome di Down sono una insufficiente produzione di neuroni, presente già in fase fetale e lo sviluppo errato dei neuroni stessi" - spiega Renata Bartesaghi. I ricercatori erano consapevoli del fatto che nel cervello di un soggetto con la Sindrome è presente un difetto nel neurotrasmettitore serotonina, estremamente importante per la maturazione cerebrale e la neurogenesi. L'equipe, visti gli ottimi risultati ottenuti dal test, è giunta a costatare che il successo dell'esperimento si deve alla Fluoxetina, il principio attivo del Prozac.
Si tratta di un comune antidepressivo che inibisce la ricaptazione della serotonina e quindi capace di mantenere alto il livello di questo neurotrasmettitore.
Alcuni test sul Prozac, avranno inizio negli Stati Uniti. Secondo quanto riferisce la rivista del Mit Technology Review, a realizzare l'esperimento sarà l'University of Texas Southwestern Medical Center di Dallas. Lo studio verrà effettuato su 21 donne in stato di gravidanza ai quali bimbi è stata riscontrata la Sindrome di Down. Soltanto a 14 verrà somministrato il farmaco già durante il periodo di gestazione.
Sono circa 200, negli Usa, i bambini con la trisomia, già sotto cura con il farmaco. Ancora nessun test sull'uomo è stato effettuato che ne attesti le proprietà.
L'esperimento giungerà anche in Italia in modo differente da quello statunitense. Sarà realizzato a Napoli, non direttamente sul feto, ma su bambini tra 5 e i 10 anni, ai quali verrà somministrato loro una dose di Prozac idonea alla loro età. "Non è detto che nell'uomo il farmaco abbia gli stessi l'effetti" - dichiara la dottoressa Bartesaghi. Una riflessione carica di prudenza e perplessità. Lo scopo della sua dichiarazione è quella di non illudere le famiglie interessate, senza una valida dimostrazione attendibile. Per il momento possiamo solo sperare che i risultati del test siano positivi.