Sarebbero più di 20 mila i giovani e giovanissimi che in Italia soffrono di diabete di tipo 1, con un incremento, solo nell'ultimo anno, del 3%. E la tendenza è verso una crescita dei casi nel futuro prossimo. Con un rapporto inversamente proporzionale tra numerosità dei casi rilevata e età dei pazienti stessi. In pratica aumentano i casi e diminuisce l'età in cui inizia a manifestarsi il diabete di tipo 1.
I dati della Società italiana di diabetologia
Secondo quanto riferisce la Sid, di solito il diabete di tipo 1 nei piccoli pazienti viene diagnosticato nella fascia di età tra i 9 e gli 11 anni; ma negli ultimi anni l'esordio della malattia si è, sempre più, manifestato precocemente anche nella fascia sotto i 3 anni. Secondo le statistiche del Registro italiano del diabete di tipo 1, ogni anno in Italia, ogni 100 mila abitanti, si ammalano 6 o 7 giovani sotto i 14 anni. La percentuale è molto più alta nelle regioni peninsulari, con dagli 8 ai 15 casi di diabete di tipo 1, ogni 100 mila abitanti, fra i giovani sotto i 14 anni.
Mentre i casi in Sicilia e Sardegna salgono ancora di più, con 20 casi ogni 100 mila abitanti all'anno in Sicilia e addirittura 40 casi ogni 100 mila abitanti in Sardegna, solo tra i giovani sotto i 14 anni.
La campagna di sensibilizzazione nelle scuole
Per poter contrastare questa insidiosa malattia, è iniziata ieri, promossa dalle associazioni Giovani Italiani con il Diabete e Lilly, la campagna ' Sono un T1po'. La campagna si rivolge a insegnanti, alunni e loro famiglie per spiegare cosa è il diabete di tipo 1 e cosa si può fare nella routine giornaliera per poter gestire ed, eventualmente, contrastare la malattia. La campagna è partita da Napoli e nei prossimi giorni toccherà diverse città italiane, tra cui Roma, Firenze, Chieti e Palermo.
La campagna è alla sua seconda edizione, come spiega il Presidente della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica, Franco Cerutti.
Per poter rendere il messaggio della campagna maggiormente comprensibile e fruibile anche dai pazienti più piccoli, oltre che permettere una migliore integrazione dei piccoli diabetici nelle classi, si utilizzeranno anche due storie a fumetti Disney, basate sulle vicende della scimmietta Coco, anche lei alle prese con il diabete di tipo 1.
Giovanni Lamenza, Presidente AGD Italia, puntualizza poi la necessità di una buona preparazione da parte del corpo docenti nelle scuole per poter gestire le problematiche dei piccoli pazienti diabetici. Queste problematiche, a dire il vero, grazie alla tecnologia oggi sono rare.
C'è bisogno, più che altro, di una 'sorveglianza consapevole' da parte di un insegnante preparato. Per questo, l'Associazione Giovani Diabetici ha predisposto, in collaborazione con il Ministero della Salute, un documento strategico, che verrà reso disponibile durante gli incontri organizzati durante questa campagna, che spiega nel dettaglio come integrare nel miglior modo possibile i piccoli diabetici nell'ambiente scolastico.
La campagna prevede anche un Concorso in cui i bambini devono realizzare un fumetto della scimmietta Coco. Nel fumetto Coco deve dare consigli ai suoi amici su alimentazione, esercizio fisico e vita quotidiana. I vincitori riceveranno come premio 100 libri per bambini.
Il messaggio da trasmettere è che il bambino diabetico non va trattato come un malato classico. Ma deve essere integrato tra i compagni ed educato a conoscere e combattere la sua malattia.