La sindrome metabolica, che consiste nella presenza contemporanea di almeno tre tra le seguenti anomalie: ipertensione, obesità centrale, grasso viscerale, insulinoresistenza e dislipidemia aterogenica, è un fattore di rischio di insorgenza delle malattie cardiovascolari e del diabete.

Ne è afflitto il 25% della popolazione, costretto ad assumere per anni una quantità indefinita di vari farmaci anticolesterolo, antitrombotici, insulinosensibilizzanti e antipertensivi, che spesso comportano effetti indesiderati.

I ricercatori della Division of Cardiovascular Medicine, University of Arkansas for Medical Science di Little Rock, USA, hanno dimostrato che è possibile contrastare la sindrome metabolica con alcune terapie naturali (nutraceutici).

Si tratta di integratori derivati da piante e spezie con potente azione antiossidante e antinfiammatoria, in grado di diminuire la comparsa di insulinoresistenza, alterazioni dei parametri metabolici (glucosio, colesterolo, trigliceridi) e ipertensione.

L’utilizzo dei nutraceutici, privi di effetti collaterali, si prospetta come un’interessante terapia alternativa contro la sindrome metabolica, insieme ad una dieta povera di grassi saturi, sale e zuccheri semplici, unita ad esercizio fisico moderato di 30 min al giorno.

Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Therapeutic Advanced in Cardiovascular Disease nell’agosto 2017.

Sindrome metabolica

La patogenesi si basa su fattori genetici e soprattutto ambientali: in particolare l’assunzione eccessiva di alimenti calorici e mancanza di attività fisica. Negli ultimi anni è diventata un’emergenza sanitaria rilevante, a causa dell’aumento esponenziale dell’obesità nel mondo.

Il grasso viscerale (obesità addominale) coinvolto nella maggior parte delle vie metaboliche che portano ad insulinoresistenza, incremento di colesterolo e infiammazione cronica è il problema principale; questo tipo di grasso sintetizza, infatti, proteine che promuovono la trombosi (PCR o proteina C reattiva), citochine infiammatorie (TNF-alfa, IL-6) e acidi grassi liberi nel sangue.

La diagnosi precoce è fondamentale per modificare tempestivamente lo stile di vita, con lo scopo di evitare l’assunzione di farmaci a lungo termine.

Nutraceutici antiossidanti

L’interesse per i nutraceutici nasce dall’obiettivo di ridurre il rischio e la progressione della sindrome metabolica, grazie al loro effetto antiossidante e antinfiammatorio.

Molti integratori hanno rivelato un’azione insulinosensibilizzante e migliorativa della tolleranza al glucosio: curcumina della spezia Curcuma Longa, allicina dell’aglio (Allium sativum), polifenoli della cannella (Cinnamomum verum), olio di Neem, olio essenziale di bergamotto (Citrus bergamia), resveratrolo da uva e noci, quercetina della cipolla (Allium cepa), sulforafano dei broccoli (Brassica oleracea), cuminaldeide del cumino (Cuminum cyaminum), berberina del Rizoma coptidis.

Hanno mostrato un’attività antipertensiva: berberina, terpenina dal cardamomo (Elettaria Cardamomum), gingeroli dello zenzero (Zingiber officinalis); infine gli estratti di aglio, cannella, cipolle, broccoli, cardamomo e cumino possiedono un effetto anticolesterolo e antitrombotico.