Il cervello degli adolescenti starebbe peggiorando per colpa della tecnologia perchè compromesso sempre di più dalla conseguente assenza di sonno derivante da un uso smodato ed eccessivo di stimoli tecnologici provenienti dall’uso di Smartphone, Internet e social network. La privazione del sonno, soprattutto in forma cronica, porterebbe anche a situazioni di stress mentale e a dinamiche di depressione ed ansia che a loro volta sarebbero estremamente deleterie per la loro vita quotidiana e quella futura.
Insonnia nelle nuove generazioni: a rischio il loro normale sviluppo cerebrale
La nuova dipendenza nei ragazzi dal cellulare e dalle sue innumerevoli fonti di stimolo starebbe raggiungendo livelli estremamente pericolosi per la loro salute. Forme di dipendenza vere e proprie, come la paura di rimanere sconnessi, più tecnicamente chiamata nomofobia, l’ansia da smartphone e da messaggio e non per ultima la cosiddetta ‘vamping’ che si traduce praticamente in notti insonni passate sui social media. Secondo gli specialisti si tratterebbe di una nuova dimensione quotidiana nella quale le nuove generazioni vivrebbero in un continuo stato di ansia e allerta, sia di giorno che di notte.
Questa condizione fisica e psicologica avrebbe fatto emergere patologie e molteplici alterazioni della struttura del cervello, addirittura paragonabili alle forme di dipendenza da uso di droghe poiché l’azione si determinerebbe su aree cerebrali comuni.
Giovani depressi e apatici: i risultati di un recente studio
Un recente studio condotto da una delle esperte più quotate del settore a livello mondiale, la dottoressa Nora Volkow, avrebbe fatto emergere che i ragazzi stanno soffrendo molto di più di dipendenze tecnologiche che da quelle derivanti da sostanze stupefacenti con una crescita esponenziale di adolescenti depressi. Dati recenti rivelano inoltre la bassissima percentuale di adolescenti che praticano attività fisica, preferendo impegnare il loro tempo davanti ad un PC o al telefonino già prima dei 14 anni.
Moltissimi giovani inviano segnali d'allarme, molto spesso, difficilmente percepibili agli occhi dei propri genitori poiché molto spesso, anche loro, impegnati o distratti dalle loro attività. L’attenzione degli adulti oggi sembrerebbe concentrarsi in particolar modo sul periodo della gravidanza e sulle mille attenzioni da dedicare nella prima fase dell’infanzia dei propri figli. Attenzioni e preoccupazioni che vanno diminuendo sempre di più nella fase più difficile come quella dell'adolescenza. Un periodo, secondo gli esperti, di grandi potenzialità e responsabilità durante il quale vanno a formarsi meccanismi mentali importantissimi per il futuro dei ragazzi e che non dovrebbero, in nessun modo, essere trascurati.