Iniziamo subito specificando che i casi di infezione da meningococco sono in diminuzione negli ultimi anni e le percentuali di morti si è anch'essa abbassata; infatti il ministero della Salute conferma che non si parla di epidemia ma solo di qualche caso rispetto alla popolazione Italiana di 60 milioni di abitanti. Parliamo di questa patologia perché si sono riscontrati dei casi nel sud-Sardegna e questo articolo vuole, quindi, informare riguardo una malattia poco conosciuta e sottovalutata.
In tale news si spiegherà, a grandi linee, cos'è la meningite, fornendo qualche linea guida per "affrontarla".
Due nuovi casi nel sud della Sardegna
Nel mese di Marzo si sono verificati due nuovi casi di meningite nel giro di poche settimane. Un ragazzo di 20 anni è deceduto, mentre un altro giovane di 19 anni si trova ricoverato in gravi (e stazionarie) condizioni. Circa una decina di casi solo dall'inizio del 2018, niente di preoccupante, ma si parla comunque di una malattia potenzialmente mortale.
Cos'è la meningite e sintomi della malattia
La meningite è un' infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale, appunto chiamate meningi.
Questa malattia solitamente è di origine infettiva e può essere virale, batterica o, più raramente, causata da funghi.
La forma più comune è detta meningite asettica, è di forma virale e solitamente non ha conseguenze gravi, si parla di guarigione in 7-10 giorni. Ben più grave è la forma batterica che, pur essendo più rara, è quella che può avere conseguenze fatali. Quest' ultima può dare sintomi che vanno da una leggera febbre passeggera a casi con quadri clinici talmente gravi da portare alla morte.
Sintomatologia
La patologia ha, solitamente, un periodo di incubazione di 15/20 ore da contagio e dopo questo lasso di tempo inizia a sviluppare specifici sintomi:
- febbre molto alta;
- sonnolenza con possibile alterazione dello stato di coscienza;
- forte emicrania;
- eruzioni cutanee e chiazze;
- forte senso di fastidio provocato dalla luce;
- convulsioni;
- nausea e vomiti;
- collo rigido.
La cura
Possiamo dire che fortunatamente le strutture ospedaliere Italiane sono pronte a riconoscere e ad affrontare un caso di meningite batterica qualora gli si presenti.
Questa patologia se non curata e presa per tempo può portare il paziente alla morte; può anche trattarsi di una meningite cosiddetta fulminante che porta il paziente al decesso in poche ore. Comunque la terapia curativa è a base di:
- antibiotici;
- liquidi reintegrativi;
- corticosteroidi.
Nel caso in cui la malattia risulti essere particolarmente tenace e aggressiva, il medico somministra in genere farmaci contro le convulsioni e farmaci atti a sostenere una pressione sanguigna corretta, è possibile anche ricorrere all'ossigenoterapia o comunque a una ventilazione forzata del paziente per evitare ulteriori danni celebrali.
Prevenzione
In questo caso il detto "meglio prevenire che curare" non è mai stato più adatto, infatti grazie alle profilassi e ai vaccini messi a disposizione dal ministero della salute abbiamo una copertura quasi totale dalle infezioni.
Facciamo quindi chiarezza sulle varie procedure:
Profilassi
La profilassi per infezioni da meningococco non è particolarmente invasiva e non comporta grossi sforzi; si tratta solamente dell' assunzione di antibiotici per una quantità e un periodo di tempo specificato dalle ASL di competenza del proprio territorio. E' quindi fondamentale non ignorare i possibili richiami da parte delle ASL o aziende ospedaliere di competenza a iniziare la profilassi nei casi in cui si sia verificato un episodio di infezione in un certo luogo o in una certa data.
Vaccini
La vaccinazione è, ad oggi, lo strumento migliore per prevenire la meningite batterica: ma quale vaccino fare?
- Vaccino meningite B
Il vaccino contro la meningite da meningococco B è consigliato per i bambini entro il primo anno di età e in alcune regioni viene offerto gratuitamente.
Il ceppo B è un ceppo comune in Italia e può essere causa di morte.
- Vaccino meningite C
il vaccino contro la meningite da meningococco C è altamente consigliato per tutti dato che il ceppo C è quello più comune e presente in Italia ed anch'esso può essere causa di morte. Per questo tipo di vaccino è necessario informarsi presso le proprie ASL di competenza poiché è fornito gratuitamente ad alcune fasce a rischio.
- Vaccino meningite A,C,W,Y
Il famoso vaccino esavalente è quello più consigliato anche come richiamo successivo al vaccino per la tipo C. Per informazione ricordo che rispettivamente i ceppi A,W,Y sono presenti nel continente americano, asiatico e africano. Anche per questo vaccino occorre informarsi, dato che in molte regioni Italiane viene somministrato gratuitamente alle fasce a rischio.
Consigli
Infine, ecco delle semplici linee guida da seguire per ridurre al minimo le possibilità di infezione ricordando che il contagio avviene attraverso lo scambio di saliva e quindi le mucose dell'individuo:
- pulirsi spesso le mani;
- evitare luoghi affollati;
- evitare aree fumatori;
- evitare contatti con estranei,
- tenersi aggiornati su nuovi casi di infezioni vicino alla nostra zona di residenza e nel caso valutare di cominciare le procedure di profilassi.
Inoltre, è bene ricordare che in Italia in media una persona su dieci è un portatore sano di meningite e può esserlo per tutta la vita o anche solo per alcuni mesi. Quindi l'unico modo per non essere infettati o per non essere noi stessi portatori dell'infezione è vaccinarsi.