Italia SEI fantastica! La nazionale azzurra brinda alle due medaglie conquistate in questo primo sabato d'agosto, grazie ai due fondisti Simone Ruffini e Matteo Furlan. Simone vince la medaglia d'oro nella 25 km di nuoto di fondo ai mondiali di Kazan 2015, al termine di una gara massacrante chiusa in 4h53'10"7, staccando l'americano Mayer di 4.4" e il connazionale Matteo Furlan di 1'27"3.
Le due medaglie conquistate dagli azzurri portano a sei il totale presente nella bacheca azzurra, aggiungendosi al bronzo conquistato da Matteo Furlan nella 5 km, all'oro di Tania Cagnotto vinto nei tuffi e al doppio bronzo del duo misto proveniente dal sincronizzato, con le coppie Minisini-Flamini e Minisini-Perrupato.
Una prova di forza prepotente quella messa in acqua da Simone Ruffini, bravo a dosare le energie fisiche e mentali e a leggere l'andamento della gara. Detta l'andatura a pochi chilometri dal traguardo, con Mayer in coda e Furlan a pochi metri dietro, lascia passare l'americano mettendosi in scia, per poi ripassarlo a due km dalla fine, con il connazionale Furlan ormai staccato e interessato a conquistare il bronzo.
Infine, dà il colpo finale all'avversario, sprintando ai 100 metri con le energie rimaste in corpo, maggiori di quelle dello statunitense. La medaglia d'oro del pesarese si aggiunge alla qualificazione olimpica centrata nella 10 km, la sola in programma a Rio 2016.
La ciliegina sulla torta è data dalla proposta di matrimonio, sul podio, in diretta mondiale, verso la sua amata Aurora Ponselè. Nella gara femminile, vittoria per la brasiliana Cunha, che ha concluso la prova in 5h13'47"3, davanti all'ungherese Olasz e alla 40enne tedesca Maurer. Le azzurre in gara: settimo posto per Alice Franco, decimo per Ilaria Raimondi. Ecco cosa ha dichiarato Simone Ruffini al termine della gara ai microfoni di Raisport (clicca qui per vedere il video dell'intervista): "All'inizio non ci ho creduto tantissimo, mi son svegliato con problemi di stomaco, ai primi due giri non stavo molto bene e ai 5 e 7 chilometri ho vomitato.
Per fortuna il dottore mi ha dato qualcosa per non farmi vomitare. Ho iniziato a capire che l'americano non ne aveva più quando, ai mille metri, mi ha lasciato andare avanti, però rimaneva lì e un po' di paura c'è stata. Ho visto che riuscivo a staccarlo ed è andata benissimo così. La voglia di portare a casa un buon risultato mi ha fatto andare avanti. Sono molto contento, dobbiamo continuare così. Dedico questa medaglia a tantissime persone: alla mia famiglia, alla mia ragazza Aurora (Ponselè, ndr), ai miei amici di Pesaro e Tolentino, all'Esercito e all'Aniene".
Il programma gare continua con tuffi, pallanuoto e nuoto di fondo (clicca qui per vedere il programma gare e il calendario tv).