La prima risposta dalle montagne del Giro del Delfinato è arrivata in maniera perentoria. fabio aru ha subito ritrovato un livello eccezionale alla prima corsa dopo il lungo stop, combattendo alla pari con i più forti ed anzi scollinando davanti a tutti la salita del Mont du Chat. La tappa, bella e spettacolare, è stata poi vinta dal suo compagno di squadra Jakob Fuglsang che ha battuto in volata Porte, Froome e lo stesso Aru, con tutti gli altri arrivati al traguardo più attardati.
Un grande Aru sulla prima montagna
La sesta tappa del Giro del Delfinato ha portato i corridori al confronto con le grandi montagne. La tappa prevedeva la scalata al Mont du Chat, una salita poco conosciuta e che sarà riproposta anche al prossimo Tour de France. La corsa è iniziata con una fuga di Naesen, Bettiol, Turgis, Politt, Pauwels e Hupond. Fino all’imbocco della scalata al Mont du Chat, quasi 9 km con pendenza media del 10%, la situazione si è congelata, poi è stato spettacolo puro.
Già nelle fasi iniziali della salita Alejandro Valverde ha rotto l’equilibrio del ritmo dettato dalla BMC, chiamando allo scoperto anche Aru e Yates.
È stato l’inizio di una girandola di attacchi senza soluzione di continuità, senza tatticismi e squadre a tenere chiusa la corsa e su una salita che si è rivelata dura e bellissima. Porte ha riportato sotto il gruppetto dei migliori, da cui è poi evaso un altro drappello con Fuglsang, Meintjes, Bardet e Martin. Nella seconda parte del’ascesa è salito in cattedra Fabio Aru, che con un paio di fiammate si è riportato sul gruppetto di Fuglsang e poi è rimasto solo al comando dopo aver superato anche i fuggitivi della prima ora.
Froome si scatena in discesa, ma vince Fuglsang
Aru ha ritrovato per magia l’andatura e i ritmi indiavolati dei giorni migliori, e da dietro Porte e Froome hanno dovuto impegnarsi a fondo ma senza riuscire a colmare quei dieci secondi conquistati dal sardo.
Valverde ha invece pagato l’avvio così esuberante e si è staccato insieme a Bardet e un Contador rimasto sulla difensiva.
Aru ha scollinato ancora con un piccolo margine su Froome, Porte e Fuglsang, poi nella discesa tecnica e velocissima è stato il britannico ad impressionare. Froome è andato presto a raggiungere Aru e gli altri hanno faticato a tenere il passo e le traiettorie. Alla fine della discesa però i quattro si sono ritrovati assieme e sono andati a giocarsi la tappa.
Fuglsang ha tentato di anticipare all’ultimo chilometro ma senza sorprendere gli altri. Froome è partito davanti in volata ma ha avuto un piccolo contatto con Porte che ha finito per favorire la rimonta a centro strada di Fuglsang che è andato a vincere di un soffio sull’australiano.
Valverde, Martin e Bardet sono arrivati a 50’’, poco più dietro Contador che ha perso contatto in discesa. Con l’uscita di scena di De Gendt, la classifica vede ora Richie Porte in maglia gialla con 39’’ su Froome e 1’15’’ su Fuglsang. Subito dietro Valverde, Aru e Contador, con ancora due giornate in alta montagna che promettono grande spettacolo.