L’ultima giornata di campionato prima delle Feste è terminata con il posticipo Juventus – Roma, che fino allo scorso anno era considerata la partita decisiva per il titolo. Per la formazione di Allegri, pur senza il gioiello Dybala, in dubbio fino alla fine, la partita di sabato sera è stata una buona occasione per distanziare una diretta avversaria. La Roma invece ha perso l'ennesima occasione per dimostrare il suo reale valore contro il team che ha rappresentato la sua bestia nera per anni, o, per meglio dire la sua bestia bianconera.

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La corsa alla prima posizione è più in bilico che mai per la stagione 2017/2018. Il Napoli, vincendo una partita sofferta al San Paolo contro una Sampdoria sorprendente, è ad un passo per aggiudicarsi il titolo di campione d’inverno e potrà studiare con serenità il prossimo ostacolo per chiudere il girone di andata in testa alla classifica. Gran parte del merito per la crescita della squadra negli ultimi tre anni della gestione Sarri, è del centrocampista slovacco, simbolo di una rinnovata voglia di vittoria che ai partenopei manca da troppo tempo ormai.

Per l’Inter di Spalletti, sconfitta a Reggio Emilia dal Sassuolo, l’anno solare 2017 si chiude nel peggiore dei modi. I tifosi e la dirigenza si aspettavano una reazione di orgoglio ben più efficace rispetto alla partita sotto tono vista questo pomeriggio. A fine anno arriva l’ora dei bilanci, non solo legati al fair play finanziario. Se, per la parte neroazzurra di Milano questo Natale sarà di nuovo senza gioia, per la fazione rossonera sarà di un nero cupissimo. La squadra di Gattuso continua a navigare in acque tormentate dopo lo zero a due subito ad opera dell’Atalanta.

Mentre la dirigenza del Milan dovrà ridimensionare qualcosa in termini di budget valutando anche qualche possibile cessione, lo spogliatoio di Mister Rino dovrà approfittare dello stop natalizio per rifiatare e per liberare la mente dai fantasmi e dalle angosce da prestazione che hanno dominato tutto il girone di andata.

Zona retrocessione

Per quanto riguarda la parte bassa della classifica, l’unico sussulto proviene da Ferrara, ma il pareggio della Spal non ha nulla di clamoroso. La squadra di Semplici riacciuffa una partita molto delicata contro un Torino, in forma e galvanizzato dalle ultime prestazioni che nei primi dieci minuti è già avanti per due a zero. Tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo però, Viviani e Antenucci su rigore, portano il match in parità e regalano alla Spal un punto che potrebbe rivelarsi fondamentale per la classifica in ottica salvezza.

Per Crotone, Hellas Verona e Benevento l’ennesima sconfitta riporta le tre squadre ad affrontare una realtà molto dura. Il Genoa, anche se con una buona dose di fortuna, riesce a superare il Benevento creando maggiore fiducia all’interno dello spogliatoio di Ballardini.

Un altro segnale positivo proviene da Udine, dove la squadra sembra stia trovando giovamento dalla nuova gestione di Massimo Oddo con un altro quattro a zero rifilato al Verona.