La Strade Bianche 2018 non ha risparmiato emozioni e colpi di scena. In una giornata davvero inclemente, con pioggia per quasi tutta la durata della corsa, è emerso il fiammingo Tiesj Benoot, talento della Lotto Soudal. Benoot è andato a riprendere e superare negli ultimi tratti di sterrato i due grandi protagonisti della corsa, Romain Bardet e Wout Van Aert, in fuga fin da 50 km dall’arrivo.

Sagan, non ancora al top, non ha lasciato il segno, e gli altri principali favoriti della vigilia, da Van Avermaet e Valverde e Kwiatkowski, sono rimasti tagliati fuori per controllarlo.

Una Strade Bianche nel fango

La Strade Bianche ha regalato quest’anno l’edizione più dura della sua giovane storia. La pioggia caduta copiosamente nei giorni scorsi e le basse temperature hanno lasciato il segno sugli sterrati della campagna senese, mai così fangosi, regalando una giornata da Ciclismo eroico. Anche la corsa non è stata risparmiata dalla pioggia, davvero tanta, caduta incessantemente fin dalla partenza trasformando ben presto i corridori in maschere di fango.

La corsa è diventata massacrante e selettiva più che mai. Nelle fasi iniziali si è avvantaggiato un gruppetto con Pierre Latour, Quentin Jauregui (AG2R La Mondiale), Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), Truls Korsaeth (Astana), Mark Padun (Bahrain-Merida), Valentin Madouas (FDJ), Victor Campenaerts (Lotto Soudal), Sepp Kuss (LottoNL-Jumbo). La corsa si è poi frantumata completamente nel difficile tratto di sterrato di Monte Sante Marie, a poco più di 50 km dall’arrivo. Alcuni big come Kwiatkowski (Sky) e Valverde (Movistar) sono riusciti a riportarsi sulla testa della corsa, ma anche Sagan (Bora) e Van Avermaet (BMC) dopo un difficile inseguimento hanno completato il riaggancio. In un tratto di dura salita, con un’azione entusiasmante, anche Romain Bardet (AG2R) è tornato sui primi.

Il francese è subito ripartito con grande coraggio e su di lui si è riportato Wout Van Aert (Verandas), il giovane belga tre volte iridato di ciclocross.

Sagan blocca gli altri favoriti

Bardet e Van Aert hanno rapidamente guadagnato una trentina di secondi, poi un minuto, trovando un ottimo accordo e facendo vedere una condizione eccellente. Dietro Peter Sagan, in un gruppo ridotto ad una ventina di corridori, è rimasto in attesa nonostante la presenza dei compagni di squadra Oss e Burghardt. La corsa difensiva di un Sagan non al meglio ha condizionato anche gli altri favoriti che sono rimasti a controllarlo annullandosi di fatto a vicenda. A farne le spese è stato soprattutto Valverde, che si è dimostrato in grande forma.

Del marcamento dei big hanno approfittato diversi outsider che sono riusciti ad evadere dal gruppo e portarsi in caccia di Bardet e Van Aert. Tra questi anche Visconti (Team Bahrain), Benoot (Lotto Soudal), Power (Mitchelton) e Serry (Quickstep). Sugli ultimi sterrati di Colle Pinzuto e Le Tolfe, Benoot se ne è andato da solo con un’azione potente mangiando secondo su secondo a Bardet e Van Aert. Il fiammingo della Lotto ha completato un’entusiasmante rimonta e sull’ultima rampa sterrata ha piantato in asso i due grandi protagonisti della corsa.

Benoot ha marciato senza flessioni verso il traguardo di Siena, superando il muro finale verso Piazza del Campo con un’azione ancora ben in spinta e concludendo da trionfatore.

Bardet ha anticipato per il secondo posto un Van Aert da applausi: il giovane campione del ciclocross ha fatto capire che anche per le classiche su strada ha classe da vendere. Valverde è risalito da dietro nel finale per il quarto posto davanti a Visconti, Power e Stybar, con Sagan all’ottavo posto. Il Campione del Mondo non è stato particolarmente brillante, ma al ritorno dopo oltre un mese di pausa non sembra essere un campanello d’allarme. Più deludenti Kwiatkowski, uscito troppo presto di scena, e Van Avermaet, poco reattivo ma anche poco sorretto dalla squadra, così come tutta la Quickstep.