Il Giro d’Italia 2018 è pronto ad aprire il sipario. Oggi, giovedì 3 maggio, le squadre scoprono i propri corridori nella presentazione ufficiale in programma alle 17 (diretta su Rai Sport). Domani il via alle ostilità, con la cronometro individuale di Gerusalemme che assegnerà la prima maglia rosa con una sfida già di altissimo livello. Tra i pretendenti alla vittoria della crono spiccano infatti i nomi di molti dei migliori specialisti della disciplina, come il Campione del Mondo e maglia rosa in carica Tom Dumoulin, il quattro volte iridato Tony Martin, l’ex primatista dell’ora Rohan Dennis e naturalmente Chris Froome.

Gli uomini da maglia rosa

Sarà un Giro d’Italia più interessante e qualitativo che mai per la corsa alla maglia rosa. Il livello sarà particolarmente alto tra gli uomini che puntano alla classifica generale e con protagonisti dalle caratteristiche tecniche molto diverse a preannunciare una sfida intensa e spettacolare. I punti di riferimento per la vittoria finale sono il campione in carica Tom Dumoulin (Sunweb) e il quattro volte vincitore del Tour Chris Froome (Team Sky).

Il campione olandese avrà dalla sua le cronometro dove potrebbe guadagnare su tutti, una preparazione rivolta unicamente a questo obiettivo, e l’esperienza maturata un anno fa.

Per contro la sua Sunweb non appare all’altezza delle squadre di alcuni rivali.

Froome arriva invece al Giro con la preoccupazione del caso salbutamolo ancora in corso e con la poca abitudine a correre una gara tecnica ed imprevedibile come questa. Ma dalla sua il campione britannico avrà una Sky sempre fortissima, probabilmente la migliore formazione al via, e il suo status di numero uno delle corse a tappe delle ultime stagioni.

Ma non sarà una corsa ridotta ad un testa a testa tra l’olandese della Sunweb e il britannico della Sky. Tra i pretendenti alla maglia rosa si fa largo Fabio Aru (UAE Emirates), che ad inizio stagione non ha brillato ma conta di arrivare al top nella parte decisiva del Giro d’Italia.

E poi Thibaut Pinot (FDJ Groupama), il francese che ama l’Italia, vincitore al Tour of the Alps e atteso tra i più aggressivi in montagna, e ancora Miguel Angel Lopez (Astana), uno dei tanti talenti del Ciclismo colombiano, alla testa di una Astana che fin qui ha fatto faville.

Tornerà al Giro anche l’altro colombiano Esteban Chaves (Mitchelton), secondo due anni fa, e ancora alla ricerca di sé stesso dopo una stagione difficile. Al suo fianco la squadra australiana avrà anche Simon Yates. Saranno della partita per obiettivi di classifica anche Domenico Pozzovivo (Bahrain Merida), Davide Formolo (Bora Hansgrohe), George Bennett (Lotto NL Jumbo), Louis Meintjes (Dimension Data). Tra i possibili jolly spiccano le candidature di Rohan Dennis (BMC) e Michael Woods (Education First).

Volate e tappe miste

Al contrario della corsa alla maglia rosa sarà invece un po’ scarna la partita delle volate. I grandi velocisti stranieri hanno disertato il Giro d’Italia quest’anno, e così il ruolo del favorito della vigilia per gli sprint è tutto per Elia Viviani (Quickstep). Il veronese si presenta come il più forte e con la squadra migliore, con Sabatini nel ruolo di ultimo uomo.

A contendergli gli sprint ci saranno gli altri velocisti italiani come Sacha Modolo (Education First), Jakub Mareczko (Wilier), Andrea Guardini (Bardiani), Manuel Belletti (Androni), Niccolò Bonifazio (Bahrain Merida). Non vedremo invece Nizzolo, fermato da un nuovo infortunio al ginocchio. Tra gli stranieri vedremo solo Sam Bennett (Bora Hansgrohe) e Jens Debusschere (Lotto Soudal), Danny Van Poppel (Lotto NL Jumbo) e Boy Van Poppel (Trek Segafredo).

Saranno diversi invece quei corridori che punteranno alle tappe miste e agli arrivi in leggera salita, come già quelli che si troveranno nelle tappe siciliane. Ci riferiamo a uomini come Wellens (Lotto Soudal), Ulissi (UAE Emirates), Sanchez (Astana) e Stybar (Quickstep).