Da grande favorito Elia Viviani ha firmato la prima volata del Giro d’Italia 2018. A Tel Aviv il campione della Quickstep ha avuto ragione di Jakub Mareczko che aveva provato ad anticipare le sue mosse. Il treno della Quickstep non è riuscito a prendere la guida del gruppo nel finale, ma Viviani ha fatto valere ugualmente la propria superiorità su un lotto di avversari non del livello più alto.

Grazie ad un abbuono ad un traguardo volante Rohan Dennis ha conquistato la maglia rosa, strappandola a Tom Dumoulin, vincitore della crono di ieri.

Dennis, anche la rosa in bacheca

La prima tappa in linea del Giro d’Italia 2018 presentava un percorso senza particolari difficoltà, con tanti chilometri da pedalare in autostrada prima di un prevedibile sprint finale. Lo svolgimento non è stato però quello classico delle tappe da volata per via dell’insistenza con cui la BMC ha inseguito le varie fughe che hanno provato ad avvantaggiarsi nella prima parte della corsa. Lo squadrone rossonero ha infatti messo nel mirino il traguardo volante e i suoi tre secondi di abbuono per permettere a Rohan Dennis di strappare la maglia rosa a Dumoulin.

Il progetto è andato in porto e Dennis ha conquistato l’abbuono e la maglia rosa, l’unica che gli mancava tra quelle che contraddistinguono i leader delle tre grandi corse a tappe.

La BMC si è poi calmata e Gullaume Boivin (Israel) ne ha approfittato per lanciarsi in una improbabile fuga solitaria che gli ha permesso comunque di ottenere una grande visibilità.

Viviani troppo forte

L’azione di Boivin si è esaurita per sfinimento ad una ventina di chilometri dal traguardo, quando è iniziata già la bagarre per mantenersi nelle posizioni di testa. Le squadre degli uomini di classifica hanno via via lasciato spazio a quelle dei velocisti, in un rimescolamento continuo nelle fasi finali. La Quickstep, che doveva essere il faro della tappa, non è riuscita a prendere in maniera organizzata la guida del gruppo, con Viviani rimasto più dietro rispetto ai compagni.

La Bora di Bennett e la Education First di Modolo hanno preso davanti lo sprint su due binari paralleli, ma Viviani ha colto l’attimo perfetto quando Jakub Mareczko (Wilier) ha provato con personalità e coraggio ad anticipare lo sprint degli avversari. Viviani si è inserito tra il bresciano e Bonifazio (Bahrein Merida) con grande tempismo. Dopo aver sfruttato il lancio di Mareczko, Viviani l’ha passato a doppia velocità andando a vincere in maniera netta e molto convincente, pur in un contesto non proprio d’eccellenza per una grande corsa a tappe. Mareczko ha difeso il suo secondo posto su Bennett, Bonifazio e Modolo.

Domani la tre giorni israeliana del Giro d’Italia si concluderà con una tappa insidiosa, in cui sarà attraversato il deserto del Negev.