Non era certo la tappa più adatta per Fabio Aru, quella con cui si è aperto ieri il Giro d’Italia 2018. Il capitano della UAE Emirates ha cercato di difendersi al meglio nella cronometro inaugurale sulle strade di Gerusalemme, ma ha perso un po’ più del previsto. Alla fine il distacco da Tom Dumoulin, trionfatore della tappa, è stato di 50’’, un divario piuttosto elevato visto il percorso di neanche 10 chilometri. Aru ha spiegato però di non aver voluto osare più del lecito: il suo Giro d’Italia vero e proprio si giocherà sulle grandi montagne.

Aru: ‘Una prova fatta per Dumoulin’

Si sapeva che nella cronometro di Gerusalemme con cui si è aperto il Giro d’Italia 2018 Fabio Aru avrebbe dovuto faticare e cercare di contenere un inevitabile ritardo dagli specialisti. Il percorso con alcuni saliscendi non gli è andato in aiuto come poteva sembrare, viste le pendenze morbide che hanno favorito un corridore potente come Tom Dumoulin e svantaggiato un Aru incapace di spingere con incisività un buon rapporto.

Lo scalatore sardo ha probabilmente pagato anche un approccio non così deciso, preferendo non correre il minimo rischio sulle curve pur sapendo di accumulare qualche secondo in più di ritardo. “Dumoulin ha dato il massimo in una prova che sembrava fatta apposta per lui”, ha spiegato Aru al sito ufficiale della sua squadra. “Non ho voluto osare troppo, dopo aver studiato bene il percorso in ricognizione ho capito quanto fosse complicato”, ha aggiunto lo scalatore sardo.

Un Giro molto lungo

Il risultato così così, con 50’’ di ritardo da Dumoulin, non ha demoralizzato Aru, che già dalle tappe sull’Etna e sul Gran Sasso potrà trovare il suo terreno preferito, le grandi montagne. “Sono contento che il Giro d’Italia sia iniziato, abbiamo venti giorni davanti per dare il massimo e puntare a dei buoni risultati” ha spiegato Aru, che si anche complimentato con il compagno di squadra Valerio Conti, autore a sorpresa di un’ottima prova con il 12° posto.

“Ha fatto una bella corsa e mi sarà d’aiuto per tutto il Giro d’Italia”, ha aggiunto il campione sardo.

Nella cronometro d’apertura di Gerusalemme, in casa UAE Emirates sono state positive anche le prestazioni di Marco Marcato e Diego Ulissi. Nelle due tappe in linea in Israele la UAE sarà concentrata solo sulla protezione del proprio leader, prima del ritorno in Italia in cui anche Ulissi potrebbe avere qualche chance nelle prime due frazioni siciliane.