Dalla campagna dell’Alta Saona, Thibaut Pinot ha raccontato come sta passando questo periodo di isolamento forzato in un’intervista a France Tv. Il campione di Ciclismo in forze alla Groupama non ama particolarmente le luci della ribalta e il clamore, ed ha trovato il suo ambiente ideale nella fattoria che ha comprato a Melisey, un luogo tranquillo dove vive a contatto con la natura e in mezzo a tanti animali.
Pinot ha confessato di non aver ancora ripreso a pedalare dopo la conclusione della Parigi-Nizza di dieci giorni fa e di non amare per niente gli allenamenti indoor a cui sarà costretto nelle prossime settimane.
Thibaut Pinot, la preoccupazione per i genitori
Thibaut Pinot ha aperto virtualmente le porte della sua fattoria rivelando qualcosa in più della sua vita. Il corridore francese ama fare passeggiate in mezzo alla natura, pescare nel laghetto che ha a due passi da casa e occuparsi dei suoi animali, come le caprette per le quali ha aperto perfino un account Instagram nei giorni scorsi. “L’ho creato con la mia ragazza perché un pomeriggio ci stavamo annoiando.
Gli do il biberon, ho il tempo di farlo. Molti si stanno annoiando ora, io con tutte queste cose non mi annoio un minuto, ci vuole energia. In questo periodo mi fa stare bene. Sono fortunato a stare in campagna, posso pescare nel mio lago e prendermi cura dei miei animali, ne ho abbastanza” ha raccontato Pinot, che però non ha certo nascosto la sua preoccupazione per questo momento così difficile, soprattutto pensando ai suoi genitori.
“Mia madre è un’infermiera, mio padre lavora in un’impresa di pompe funebri, sono due lavori in cui si trovano a contatto con il virus. Sanno che è un periodo difficile, che sono esposti e fanno molta attenzione. Viviamo a meno di un chilometro di distanza ma cerchiamo di non vederci più” ha raccontato il ciclista francese.
‘Non mi piace fare sport in un ambiente chiuso’
L’amore per la natura e la vita all'aria aperta di Thibaut Pinot è ben espresso anche dall'avversione verso l’allenamento indoor sui rulli, quelle pedalate a cui sarà costretto in questo periodo di isolamento. Il corridore francese ha osservato un periodo di riposo dopo la conclusione della Parigi-Nizza, facendo solo delle passeggiate nella campagna intorno alla sua casa.
Nei prossimi giorni riprenderà a pedalare sui rulli, un esercizio che ha raccontato di tollerare a fatica. “Penso che il mio record sui rulli sia di un’ora e mezza, non posso sopportare di fare sport in un ambiente chiuso, soprattutto quando il tempo è bello. È ancora più difficile.
Non voglio consumarmi mentalmente, farò al massimo un’ora e mezza con un po’ di esercizi, aspetto di vedere quando durerà questo isolamento, non voglio pensarci ora, soprattutto se dovesse durare sei settimane” ha confessato Pinot, aggiungendo che ritiene l’allenamento indoor un esercizio da utilizzare con cautela.
“Si perdono molti sali minerali, si suda molto, penso che non sia bene fare troppo allenamento sui rulli” ha continuato il vincitore del Lombardia 2018 ben sapendo però che ora non è il caso di lamentarsi. “Il ciclismo in questo momento è completamente irrilevante. Ci sono cose più importanti che sapere se il Tour de France sarà annullato o no. Ecco perché non mi lamento se devo allenarmi a casa per un mese, non ho il diritto di lamentarmi” ha concluso Thibaut Pinot.