Incredibile Mark Padun. Dopo il successo conquistato ieri, 5 giugno, nell’arrivo in salita di La Plagne, il giovane corridore ucraino del Team Bahrain Victorious ha bissato la vittoria nella frazione conclusiva del Giro del Delfinato, quella di Les Gets. Padun si è inserito in una fuga da lontano, ha poi staccato tutti i compagni d’avventura sulla salita del Joux Plane tenendo ben lontano il gruppo degli uomini di classifica.
La Ineos ha condotto in porto con autorevolezza la maglia gialla conquistata ieri da Richie Porte, respingendo i pochi attacchi portati da Lopez e Haig. L’unico brivido per la corazzata britannica è stata una caduta di Geraint Thomas, che però è riuscito a recuperare e a salvare così il suo terzo posto nella classifica finale.
Delfinato, 18 uomini in fuga
Anche l’ottava ed ultima tappa di questo Giro del Delfinato è filata via ad andatura molto veloce fin dalla partenza, nonostante un percorso con grandi salite come l’Aravis, la Colombiere e il Joux Plane. Dopo diversi scatti che si sono susseguiti nella prima parte della corsa, si è formata al comando una fuga di grande qualità con diciotto corridori, tra cui il vincitore di ieri Mark Padun, Patrik Konrad, Warren Barguil, Guillaume Martin, Kenny Elissonde, Jonas Vingegaard e Pierre Rolland.
Il Team Ineos ha guidato per tutto il giorno il gruppo, andando a limare il distacco dalla fuga nella seconda parte del percorso. La corsa è poi entrata davvero nel vivo sulla salita del Joux Plane, salita impegnativa di oltre dieci chilometri affrontata tante volte anche al Tour de France. Padun ha salutato subito i compagni d’avventura involandosi tutto solo e guadagnando rapidamente terreno.
Porte in giallo, Lutsenko e Thomas sul podio
La Ineos ha schierato tutti i suoi gregari di lusso, come Kwiatkowski e Geoghegan Hart, per tenere un ritmo alto e regolare e impedire così attacchi alla maglia gialla di Richie Porte. Lo strapotere del team britannico è stato evidente e ha raffreddato le velleità degli avversari, Movistar su tutti.
La squadra spagnola ha provato ad interrompere il monologo della Ineos nella parte centrale della salita, ma senza indebolire Porte e compagnia. Ad un paio di chilometri dalla vetta Miguel Angel Lopez ha piazzato il suo scatto, ma Geoghegan Hart non si è scomposto ricompattando il gruppo dei migliori, così come sul successivo tentativo di Jack Haig.
Padun ha resistito al gruppo con una prova notevole, perdendo pochissimo terreno nei suoi 27 chilometri di assolo fino al traguardo di Les Gets, dove ha conquistato il secondo successo consecutivo.
La Ineos ha avuto un brivido solo nella discesa dal Joux Plane, quando Geraint Thomas è scivolato in una curva a sinistra. Richie Porte è così rimasto per qualche chilometro isolato nel gruppo degli uomini di classifica, ridotto ad una decina di unità, ed ha dovuto rispondere agli attacchi portati da Lutsenko, Izagirre, Kelderman e Haig, ma in breve Thomas è riuscito a recuperare e a rimettere tutto a posto.
Il gallese ha preso la guida del gruppetto nei chilometri finali di facile risalita verso l’arrivo di Les Gets e la classifica finale è stata così congelata nelle posizioni acquisite ieri.
Richie Porte è così il vincitore di questo Giro del Delfinato davanti a Lutsenko e Thomas, con Kelderman, Haig, Lopez e Izagirre a seguire. Il primo italiano nella classifica finale è Aru al 26° posto con 18 minuti di ritardo. Più gloria per il Ciclismo azzurro c’è stata grazie a Sonny Colbrelli, che oltre ad una vittoria di tappa, si è portato a casa la prestigiosa maglia verde della classifica a punti.