Trentotto titoli del Grande Slam divisi per tre, più tanti altri record che hanno riscritto la storia del Tennis e che non serve ricordare, anche perché ci vorrebbe almeno un'enciclopedia. Sull'altro versante un'Italia diversa, la più forte dai tempi di Panatta e Barazzutti, giovane e ambiziosa.
Un sogno che si realizza perché ragazzi come Jannik Sinner, Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti sono cresciuti nel mito di Rafa Nadal, Roger Federer e Novak Djokovic e domani, 7 giugno, cercheranno di scrivere a loro volta almeno un'impresa che dia lustro al tennis italiano.
Il terreno è quello rosso, prestigioso, di Parigi: al Roland Garros il tennis italiano sfida "il tennis", messo proprio così tra virgolette perché i Big 3 da oltre un decennio sono il tennis e hanno lasciato davvero poco spazio ad altri nomi negli albi d'oro dei tornei più importanti.
Un momento storico
Ma quanto accadrà domani è figlio di un turno davvero indimenticabile, quello dei sedicesimi di finale del Roland Garros 2021 che, per la prima volta nella storia, ha portato tre tennisti italiani agli ottavi di finale di un major. Jannik Sinner vi arriva in crescendo: nel primo turno ha faticato cinque set per aver ragione del coriaceo francese Herbert, poi ha vinto in quattro set il "derby azzurro" con Gianluca Mager e ha regolato in tre set Mikael Ymer.
Per lui dunque c'è Rafa Nadal, affrontato due volte in carriera entrambe sulla terra rossa, al Roland Garros dell'anno scorso e agli Internazionali d'Italia di quest'anno. Due sconfitte, certamente, ma in ambedue le occasioni non ha sfigurato.
Per Matteo Berrettini, reduce dalle vittorie contro Daniel, Coria e Kwoon Soon-woo c'è la terza sfida della sua carriera con il suo idolo d'infanzia, Roger Federer.
La prima, andata in scena a Wimbledon nel 2019, vide il fuoriclasse svizzero vincere il scioltezza con Matteo che, a fine partita, lo ringraziò per "la lezione di tennis". Poi si affrontarono nell'arco della stessa stagione alle Finals e anche in quella circostanza vinse Federer.
Non ci sono precedenti, infine, tra Lorenzo Musetti e Djokovic: il 19enne carrarese ha già collezionato uno "scalpo" illustre a Parigi eliminando al primo turno David Goffin.
Successivamente ha superato Nishioka e vinto la sfida tutta italiana con Marco Cecchinato.
Musetti: 'Cercherò di godermela'
Le speranze del tennis italiano di scrivere una o magari più imprese stanno tutte nelle dichiarazioni di Lorenzo Musetti dopo la vittoria su Cecchinato. "Io e Nole ci conosciamo un po', ci siamo allenati insieme, ma non abbiamo mai giocato una partita vera e, dunque, sarà per me una prima volta e cercherò di godermela. Sarò teso, ma è tutto ciò per cui lavoro fin da quando ero bambino. Cercherò di fare del mio meglio".
Esprime ottimismo, inoltre, sulla sfida che opporrà Sinner a Nadal sebbene le volte che lo spagnolo, re quasi incontrastato del Roland Garros, abbia perso sulla terra parigina siano contate sulle dita di una mano.
"Jannik ha già giocato contro Rafa e ora ha certamente più esperienza rispetto alla prima volta. Proprio dal match dello scorso anno a Parigi ha tratto una grande lezione, perché è stato l'unico a metterlo in difficoltà in tutto il torneo".
In dubbio il match tra Berrettini e Federer
Per quanto riguarda la sfida tra Matteo Berrettini e Roger Federer, bisogna però puntualizzare che circola qualche dubbio sul suo svolgimento, sollevato dallo stesso ex numero 1 del mondo in conferenza stampa dopo la vittoria contro Koepfer.
Non bisogna dimenticare che Federer arriva da un lungo stop e non vuole rischiare di compromettere i suoi muscoli che si sono riabituati in questa stagione allo sforzo di un torneo in vista di Wimbledon che resta il suo obiettivo. "Ci stiamo comunque preparando come se dovessimo giocare e poi vedremo - ha detto Vincenzo Santopadre, allenatore di Berrettini - ma una cosa è certa: Roger è una persona seria e non fa pretattica".