Partita come una corazzata quasi imbattibile, la nazionale del Belgio si è dovuta accontentare di una medaglia d’argento raccolta da Wout van Aert nella prova in linea dei Mondiali di ciclismo di Glasgow. Lo squadrone belga del Ct Sven Vanthourenhout era stato costruito con una forza di fuoco straordinaria, con gregari di lusso a sostenere il tridente formato da Remco Evenepoel, Wout van Aert e Jasper Philipsen.

La corsa non ha però messo in evidenza la qualità del team belga, anche perché Philipsen è rimasto presto staccato ed Evenepoel non si è trovato a suo agio su un percorso così tecnico, tanto che il Ct ha dichiarato che il campione uscente “ha dovuto lottare per mantenere le posizioni e questo gli è costato molte energie”.

Vanthourenhout: 'Ha vinto il migliore'

Nonostante la sua squadra abbia mancato quella vittoria che in molti pronosticavano, il Ct Vanthourenhout ha tracciato un bilancio positivo della corsa iridata, difeso le scelte fatte e reso onore al vincitore Mathieu Van der Poel. Secondo il tecnico belga, più della strategia è stata la straordinaria individualità di VDP che ha deciso la corsa e "perdere contro di lui non è certo un disonore".

"Il livello della corsa è stato altissimo, ha vinto il migliore, ovviamente" ha commentato il Ct belga, spiegando che i suoi ragazzi hanno compiuto al meglio il ruolo che gli era stato assegnato. "Victor Campenaerts e Yves Lampaert sono stati importanti nei primi giri del circuito, Frison aveva già lavorato in precedenza. Nel finale Nathan Van Hooydonck, Tiesj Benoot e Jasper Stuyven hanno fatto un ottimo lavoro. Se arrivi secondo e perdi contro uno più forte devi essere soddisfatto come squadra", ha dichiarato Vanthourenhout.

'Non mi pento di aver convocato Philipsen'

Se gli uomini d'appoggio hanno ben retto il loro compito, al Belgio sono piuttosto mancati due dei componenti del tridente stellare schierato dal Ct belga, Philipsen e Evenepoel. Il primo, velocista puro, è rimasto presto staccato in una corsa che è diventata subito troppo impegnativa per lui.

Nonostante il risultato fallimentare, Vanthourenhout ha difeso la scelta di convocare uno sprinter come Philipsen. "Sapevamo che per lui sarebbe stato difficile, ma non mi pento assolutamente di averlo convocato", ha dichiarato il tecnico belga.

Sulla prova di Evenepoel, il Ct ha detto che il percorso non era molto adatto alle doti del campione uscente. "Remco doveva attaccare in un momento in cui se la sentiva. La corsa si è rivelata difficile, ha dovuto lottare per tenere le prime posizioni e questo gli è costato molte energie", ha analizzato Vanthourenhout, che ha elogiato Wout van Aert e il suo spirito combattivo nonostante l'ennesima sconfitta incassata ad opera di Van der Poel.

"Capisco che per molti sia ancora un argento e ancora dietro a Mathieu, ma trovo ammirevole come abbia continuato a lottare per quel secondo posto. Perdere contro Van der Poel non è un disonore, deve essere soddisfatto della sua prestazione", ha analizzato il tecnico del Belgio.