Il Passo del Mortirolo, una delle salite iconiche della storia del ciclismo, sarà grande protagonista nella stagione 2025. La scalata che collega la Val Camonica alla Valtellina sarà inserita nel percorso sia del Giro d'Italia 2025 maschile che in quello femminile. L'elenco completo delle tappe non è ancora stato ufficializzato da RCS Sport, che ha rimandato l'evento di presentazione inizialmente fissato per il 12 novembre. Le anticipazioni della stampa locale hanno però confermato già numerose frazioni delle due corse, tra cui quelle che porteranno gli uomini al traguardo di Bormio e le donne a quello dell'Aprica, in entrambe le occasioni dopo aver scavalcato il Passo del Mortirolo.
Giro d'Italia, la tappa del Mortirolo arriva a Bormio
La Gazzetta delle Valli ha confermato il grande impegno e investimento della Valtellina nel Ciclismo. Il territorio è già stato grande protagonista del Giro d'Italia nella scorsa edizione, con l'arrivo a Mottolino, sopra Livigno, dove Tadej Pogacar ha colto una delle sue sei vittorie personali. Il Giro d'Italia 2025 farà invece tappa in un'altra storica meta di sport invernali, Bormio. Sarà la frazione numero 17 del Giro d'Italia 2025, con la salita al Passo del Tonale e quindi il Mortirolo dal versante camuno di Monno, quello meno impegnativo.
La corsa scenderà quindi in Valtellina per concludersi a Bormio dopo aver affrontato nel finale la breve salita delle Motte.
Il Giro dovrebbe quindi ripartire il giorno successivo da Morbegno, per spostarsi verso il nordovest dove nella diciannovesima e ventesima tappa si affronteranno le ultime montagne in Val d'Aosta e in Piemonte, con gli arrivi a Champoluc e Sestriere (con il Colle delle Finestre). Infine, l'arrivo del Giro d'Italia 2025 sarà a Roma.
La tappa del Giro d'Italia 2025 femminile che salirà al Mortirolo si concluderà invece all'Aprica. Non è ancora chiaro quale sarà il percorso dell'intera tappa, ma i punti fermi del Mortirolo e del traguardo fanno pensare ad una scalata dal versante valtellinese, la discesa in quello camuno e la risalita all'Aprica.
Mortirolo, oltre trent'anni di grande ciclismo
Il Passo del Mortirolo è entrato nella storia del ciclismo e del Giro d'Italia negli anni novanta. Grazie alle sue pendenze estreme e alle imprese di grandi campioni, su tutti Marco Pantani, il Mortirolo è subito entrato nel mito, al pari delle grandi salite dolomitiche celebri fin dai tempi di Coppi e Bartali.
Il Passo del Mortirolo fu inserito per la prima volta nel percorso del Giro d'Italia nel 1990. In quell'occasione la corsa affrontò la salita dal versante camuno per scendere poi verso Mazzo in Valtellina. La tappa fu vinta da Leonardo Sierra, scalatore colombiano protagonista di una fuga solitaria. Sierra scollinò da solo, poi cadde nella ripida discesa verso la Valtellina, ma riuscì lo stesso a vincere la tappa.
Quel giorno tutti si accorsero di quanto fosse difficile la strada valtellinese che portava al passo.
L'anno successivo la salita fu così affrontata in senso inverso, con la scalata da Mazzo che divenne poi quella più celebre e identificata come il "vero Mortirolo". A vincere fu Franco Chioccioli, in maglia rosa, ma a far nascere definitivamente la leggenda del Mortirolo fu nel 1994 l'impresa di Marco Pantani, che qui si rivelò come uno dei più grandi scalatori della storia del ciclismo.