Che show di Mathieu Van der Poel nella prova in linea dei Mondiali di ciclismo di Glasgow! Il fuoriclasse olandese ha dominato una corsa tra giganti, sciorinando tutto il suo repertorio di esplosività, eleganza e doti di guida da funambolo. Il Mondiale si è infiammato già all'ingresso nel circuito di Glasgow, a 140 km dall'arrivo, trasformandosi presto in una corsa testa a testa tra i campioni. Gli azzurri sono stati grandi e generosi protagonisti, con Alberto Bettiol che ha giocato le sue carte con un bell'attacco solitario a cinquanta chilometri dall'arrivo.

Il toscano ha sognato l'impresa, ma si è visto poi raggiungere da un quartetto di fuoriclasse, con Van der Poel, Pedersen, Pogacar e Van Aert. VDP ha risolto la sfida con una fiammata dirompente su uno dei tanti strappi del circuito scozzese. Il campione olandese ha fatto il vuoto, e neanche una scivolata ha messo in dubbio la sua netta supremazia. Van der Poel è così andato a prendersi la maglia iridata, da aggiungere ad una stagione che è da consegnare alla storia del Ciclismo con i successi segnati in primavera alla Sanremo e alla Roubaix.

Mondiali di ciclismo, corsa bloccata per un'ora

La corsa in linea dei Mondiali di ciclismo di Glasgow ha regalato una giornata di grande ciclismo, all'insegna dello spettacolo e delle emozioni forti come spesso accaduto in queste ultime stagioni.

Nelle prime fasi se ne sono andati in fuga Doull, Dinham, Neilands, Tejada, Vermaerke, Gamper, Townsend, Christensen e Kelemen. La corsa ha poi subito uno stop di quasi un'ora a causa di una protesta di un gruppo di ambientalisti, per poi ripartire con i fuggitivi ancora forti di circa sette minuti di vantaggio.

Già all'ingresso nel circuito cittadino di Glasgow, caratterizzato da una continua serie di curve e saliscendi, la corsa si è infiammata con una serie di scatti che hanno visto gli azzurri e i danesi tra i principali protagonisti.

Lorenzo Rota si è inserito in una delle prime azioni interessanti, che è stata presto raggiunta da un gruppo già ridotto ad una cinquantina di corridori. Il Belgio ha provato a tenere unita la corsa, ma ha perso già in queste fasi centrali una delle sue punte, Jasper Philipsen. Il velocista della Alpecin è rimasto irrimediabilmente attardato in una corsa che si è rivelata fuori portata per un corridore dalle sue caratteristiche.

Anche il secondo leader della squadra belga, il campione in carica Remco Evenepoel, non è parso molto a suo agio. Il campione della Soudal Quickstep ha corso spesso nelle retrovie e ha dovuto rincorrere più volte sui vari scatti e spezzettamenti del gruppo.

Grande prova di Bettiol

A rompere la corsa una prima volta è stato Mathieu Van der Poel con uno scatto dei suoi a 75 km dall'arrivo. L'olandese ha portato via un gruppetto di campioni, con anche van Aert, Pogacar, Pedersen e Bettiol, ma la Francia, protagonista di una prova mediocre, ha ricucito lo strappo per poi uscire di scena. Gli azzurri, partiti con ambizioni limitate ma un grande spirito di gruppo, sono rimasti sempre nel vivo della corsa nonostante una caduta che ha costretto al ritiro Matteo Trentin.

Alberto Bettiol ha giocato le sue carte attaccando tutto solo ad una cinquantina di chilometri dall'arrivo. Il toscano ha guadagnato una trentina di secondi, mentre la corsa ha cominciato ad essere bagnata dalla pioggia. Il Belgio, ancora forte di Evenepoel, Van Aert, Benoot e Stuyven ha di nuovo organizzato l'inseguimento.

È stata però una scivolata di Narvaez a cambiare la situazione e spezzare definitivamente il gruppetto. All'inseguimento di Bettiol sono rimasti così i soli Van der Poel, van Aert, Pedersen e Pogacar, mentre Evenepoel ha dovuto dire addio alle residue possibilità di riconfermarsi campione ed è ha poi perso contatto anche dal terzo gruppo.

L'azione di Bettiol ha via via perso di mordente, fino ad una flessione netta nel penultimo giro.

Il quartetto di fenomeni al suo inseguimento si è riportato in scia al toscano, e qui Van der Poel ha lanciato il suo attacco decisivo. Con un cambio di ritmo violentissimo, il suo marchio di fabbrica, il campione olandese si è tolto di ruota van Aert, Pogacar e Pedersen, mentre Bettiol è stato sorpassato a doppia velocità. VDP ha subito scavato un solco importante sugli inseguitori, è poi scivolato in una curva, ma ha ripreso immediatamente la sua marcia trionfale. Il campione olandese ha superato il minuto di vantaggio, continuando a spingere e ad aggredire ogni curva anche nell'ultimo giro fino al trionfo finale.

Van der Poel: 'Carriera quasi completa'

Van der Poel ha così messo il sigillo ad una stagione memorabile, in cui la sua classe e il suo killer instinct gli hanno fatto mettere le mani su Sanremo, Roubaix e ora il Mondiale.

Van Aert, ancora nei panni dello sconfitto, ha anticipato gli altri per la medaglia d'argento, mentre Pogacar ha vinto la volata per il bronzo con Pedersen, in un ordine d'arrivo sontuoso.

Nel finale Bettiol si è visto superare dal gruppetto inseguitore, in cui Kung ha chiuso quinto davanti a Stuyven e la sorpresa Dinham. L'azzurro è arrivato decimo, un piazzamento che non rende merito alla bella prova di tutto il team del Ct Bennati.

"Mi sentivo forte e ho notato che gli altri erano al limite" ha dichiarato un emozionato Mathieu Van der Poel al termine della corsa. "Non mi aspettavo di creare subito un distacco, ma nessuno mi ha seguito. Questo mi ha messo le ali, fino alla caduta. Per un attimo ho pensato di aver buttato via tutto, non avevo preso rischi ma era molto scivoloso. Ma chiudere così rende tutto ancora più bello. Ora la mia carriera è quasi completa" ha dichiarato il nuovo Campione del Mondo.