Sono 324 i migranti giunti al porto di taranto nell'ultimo sbarco avvenuto nella mattina del 4 Novembre. I migranti, di varie nazionalità, sono arrivati in terra Jonica dopo essere stati tratti in salvo da una una nave battente bandiera tedesca, la fregata Mecklenburg- Vorpommen. A bordo della nave c'erano anche 32 minori non accompagnati che saranno accolti, dopo i controlli sanitari, nelle relative strutture dedicate all'educazione del territorio tonico.

Non è la prima volta che Taranto accoglie un numero massiccio di migranti, il 22 Maggio scorso, con la Regione Sicilia blindata per il G7, è toccato alla Puglia mobilitarsi per l'arrivo di migranti salvati a bordo di barconi nelle acque del Mediterraneo di fronte alle coste libiche. In quell'occasione Taranto accolse 952 migranti provenienti dalla Siria e dall'Africa centrale di cui 350 sono rimasti a Taranto e gli altri smistati negli altri centri di accoglienza in Toscana, Marche, Abruzzo e Umbria. Per quanto riguarda l'operazione di accoglienza del 4 Novembre 2017, sono state coordinate dalla Prefettura e hanno partecipato in modo attivo il Comune, la Questura di Taranto, organizzazioni non governative e di volontariato e la Croce Rossa Italiana.

Le parole di Pietro Serra, presidente di 'Alternativa Futura per l'Italia'

Il presidente di 'Alternativa futura', riferendosi all'ultimo sbarco in terra ionica, è intervenuto con una nota stampa e su Facebook affermando che l'immigrazione è un business milionario dal quale lucrano le cooperative e che dei 324 sbarcati (292 adulti e 32 minori), vanno conosciuti i costi. Inoltre Serra aggiunge: "Non mi spaventano i nuovi arrivi, ma chi lucra alle loro spalle (...) Solo per questo salvataggio, avvenuto su una nave tedesca, le cooperative percepiranno quotidianamente dai 9.636,00 € agli 11.972,00 €, cui si aggiungono i 2.560,00 € dei minori. Un totale che oscilla tra i 12.196,00 € e i 14.532,00 €.

Ogni mese la cifra lievita dai 378.076,00 € ai 450.492,00 €., mentre all’anno dai 4.451.540,00 € ai 5.304.180,00 €". Il presidente dell'AFI inoltre si è rivolto al prefetto chiedendo maggiore chiarezza sui tempi e le modalità della gestione migratoria: "Per quanto tempo rimarranno nei centri di accoglienza? In che modo verranno integrati? Verranno occupati o lasciati agli angoli delle strade a chiedere l’elemosina?"

Le parole di Giuseppe Brescia (M5S)

Giuseppe Brescia, vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema d’accoglienza, lo scorso Aprile, in virtù delle visite alle strutture CARA e CIE di Brindisi e all'Hotspot di Taranto, aveva denunciato alcune irregolarità affermando che anche l'Hotspot di Taranto è un centro che produce pericoli di illegalità.

Brescia ha dichiarato: "Il fenomeno che ha destato maggiormente preoccupazione, è la continua movimentazione di migranti che trovati senza documenti al nord vengono trasferiti al sud nell’hotspot di Taranto dove ricevono un semplice foglio di VIA e vengono praticamente subito rimessi in libertà nella condizione di irregolari e senza soldi, finendo per diventare dunque facili prede della criminalità organizzata o dei caporali. Una situazione che si potrebbe risolvere se il Governo decidesse di puntare sul permesso di soggiorno temporaneo per la ricerca di lavoro o sui rimpatri volontari assistiti."