Novità per le partite Iva 2015 e regime minimi: con il passaggio della Legge di Stabilità cambiano le regole per chi, a partire dal prossimo anno, deciderà di aprire una partita Iva. I cambiamenti sono di considerevole importanza e occorre ponderare molto bene se aderire a questo regime fiscale che vede le sue novità principali proprio per il nuovo regime dei minimi. Ecco cosa cambia e quali sono le nuove regole per le partite Iva 2015 entrate in vigore con la recente approvazione della nuova finanziaria.
Partite Iva 2015, cosa cambia? Ecco le novità
Con le nuove regole per le partite Iva in regime dei minimi, dal 2015 salirà l'aliquota base che passerà dal 5 al 15% per un tetto massimo di reddito fatturato che sarà strettamente dipendente dal tipo di attività. Per albergatori, commercianti e ristoratori infatti, il nuovo regime dei minimi 2015 impone la soglia massima di 40.000 euro, mentre 15.000 sarà il limite massimo per agenti di commercio e professionisti. Per chi si chiede cosa cambia rispetto al passato, si tratta di una novità di considerevole importanza, visto e considerato che secondo il regime dei minimi attuale, le partite Iva sono soggette ad un'aliquota del 5% con tetto massimo di 30.000 euro annui, a prescindere dall'attività esercitata.
Le novità per le partite Iva 2015 in regime dei minimi riguardano anche chi parallelamente alla partita Iva svolge un lavoro da dipendente, a patto che la somma dei redditi percepiti per le due attività svolte sia inferiore ai 20.000 euro all'anno.
Partite Iva in regime dei minimi con le vecchie regole, c'è ancora tempo
Le novità introdotte per le nuove partite Iva in regime dei minimi entreranno ufficialmente in vigore a partire dal 1 gennaio 2015. C'è perciò ancora tempo per chi desidera sottostare al regime attuale, con la possibilità di aprire partita Iva entro il 31 dicembre 2014. La corsa al vecchio regime, malgrado superficialmente più vantaggiosa, non tiene però conto di quelli che potranno essere i punti di forza dettati da alcune novità sulle partite Iva 2015 dei nuovi minimi: ad esempio, l'accesso sarà aperto anche a chi sostiene spese per il personale dipendente con un massimo di 5.000 euro annue.
Inoltre, con le nuove partite Iva, il calcolo per il limite relativo agli acquisti di beni strumentali non sarà più effettuato sul triennio precedente ma solo sulla base del valore degli stessi beni alla fine dell'esercizio precedente. Tale ipotesi, in cui (lo ricordiamo) non rientrano gli immobili, prevede infine un tetto massimo di 20.000 euro contro gli attuali 15.000. Per rimanere aggiornati sulle news relative a Partita Iva 2015 e nuovo regime dei minimi, vi invitiamo a cliccare il tasto "Segui" in alto.