Si chiameranno “Navigator” le nuove figure di tutor del mercato del lavoro che faranno da guida per beneficiari e richiedenti il famoso reddito di cittadinanza introdotto dal governo verde-oro. Saranno circa 10mila in tutta Italia e dovranno occuparsi di esaminare le domande pervenute e affiancare i beneficiari al fine di assicurare loro un inserimento lavorativo in linea con ciascun profilo. Dovranno inoltre avere una conoscenza delle normative e saper leggere il mercato del lavoro della zona di competenza per far incontrare efficacemente domanda e offerta.

I nuovi tutor affiancheranno il personale già impiegato presso i centri per l’impiego e percepiranno uno stipendio di circa 1700-1800 euro netti al mese.

Posti per 10mila unità e contratto di collaborazione per due anni

Uno stipendio di tutto rispetto e una missione importante da svolgere: far funzionare a dovere il complesso strumento del reddito di cittadinanza per favorire l’inserimento lavorativo di cittadini che maggiormente versano in condizioni di bisogno e faticano a trovare un impiego. Per questo compito servono persone con precise competenze giuridiche, tecniche e formative, oltre naturalmente alla capacità di saper valutare le capacità di chi si presenta allo sportello e aiutarlo ad orientarsi nelle scelte.

Insomma un compito non da poco che giustificherebbe uno stipendio che supera le 2mila euro lorde mensili per un contratto co.co.co della durata di due anni. Una prospettiva allettante che di certo vedrà arrivare migliaia di aspiranti candidati che, se selezionati verranno assunti, e ripartiti tra ANPAL, l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro – circa 6000 - e le Regioni (circa 4000 unità).

I requisiti e dove fare domanda per diventare Navigator

Per diventare Navigator sarà necessario il possesso di una laurea magistrale in Scienze della formazione, Sociologia, Economia, Giurisprudenza o Psicologia ma, come annunciato dal presidente uscente Anpal, Maurizio del Conte, il parametro di riferimento nella selezione dei tutor saranno le competenze degli operatori dei centri per l’impiego più esperti.

Anche una laurea a pieni voti potrebbe dunque non bastare, mentre alcune voci non confermate riportano che saranno necessari anche 4 anni di esperienza come consulenti del lavoro. Questo esercito di professionisti potrebbe essere operativo già prima dell’estate prossima, secondo il possibile successore alla presidenza dell’Anpal Domenico Parisi, indicato da Luigi di Maio come nuovo presidente dell’ente. Tuttavia tale previsione si fa carico di un certo ottimismo, tanto più se si considera che al termine della fase di selezione, dovrebbe essere previsto un periodo di formazione di 6-8 mesi. A questi si vanno a sommare i tempi di selezione che dovrebbe avvenire a mezzo di un colloquio. Per tutti gli interessati la domanda di accesso sarà pubblicata sul sito ufficiale dell’Agenzia Politiche Attive per il Lavoro www.anpal.gov.it