Si avvicinano sempre più le scadenze connesse allo spesometro 2015, con milioni di contribuenti che saranno chiamati a notificare all'Agenzia delle Entrate tutte le operazioni rilevanti ai fini IVA effettuate nell'anno 2014. Quella connessa al nuovo spesometro, in aggiunta alle novità introdotte in riferimento al modello 730 che da quest'anno viene rilasciato già precompilato, altro non è se non la prova di come il governo Renzi abbia trovato una delle proprie ragion d'essere nella lotta all'evasione fiscale.

Come scovare dunque le sacche di evasione e come provare a limitare le perdite per l'amministrazione finanziaria? L'esecutivo ha trovato una risposta nell'incrocio fra loro di più banche dati. Lo spesometro 2015 servirà a 'mettere sotto controllo' i contribuenti IVA, la nuova Certificazione Unica 2015 in aggiunta al modello 730 precompilato (per il quale l'Agenzia delle Entrate ha predisposto un video tutorial su You Tube ed una pratica guida online) saranno invece utilizzati per tenere sotto scacco pensionati e lavoratori dipendenti. Nascondere o occultare guadagni al Fisco diventa in definitiva sempre più difficile.



Spesometro 2015, istruzioni Agenzia delle Entrate, operazioni IVA e sanzioni: multe salate per ritardatari e inadempienti

Stando alle istruzioni comunicate dall'Agenzia delle Entrate, sono tre le date da tenere a mente per quel che concerne lo spesometro 2015: le diverse scadenze sono fissate al 10 aprile per chi liquida l'IVA mensilmente, al 22 aprile per chi la liquida con cadenza trimestrale e al 30 aprile per gli operatori finanziari. La dichiarazione dovrà contenere tutte le operazioni rilevanti ai fini IVA senza limiti di importo: lo spesometro 2015 dovrà però tenere conto anche delle operazioni non soggette a fattura che presentino un importo pari o superiore ai 3600 euro. Il documento in questione andrà spedito per via telematica servendosi del modello pubblicato sul portale online dell'Agenzia delle Entrate. Una delle novità più importanti introdotte quest'anno concerne l'obbligo di invio dello spesometro 2015 anche da parte della PA, che come ogni altro contribuente dovrà dunque rendere conto al Fisco delle operazioni IVA poste in essere l'anno antecedente. Come accennato in apertura, lo spesometro fa da contraltare a tutta un'altra serie di novità apportate dall'amministrazione finanziaria per il nuovo anno fiscale: per chi continua comunque a fare il furbo sono previste tutta una serie di sanzioni, con minimale e massimale rispettivamente fissato in 258 e 2mila euro. Il ravvedimento operoso rimane l'alternativa, con la relativa pena pecuniaria che scenderebbe in quel caso di ben due terzi. Anche col ravvedimento operoso si dovrà comunque corrispondere una cifra minima in qualità di mora che l'amministrazione finanziaria ha fissato in 86 euro.