L'anno fiscale entra nel vivo: dopo l'invio da parte dell'INPS della CU 2015 a breve sarà infatti il turno dello Spesometro 2015 che interesserà tutti i soggetti coinvolti nei meccanismi di rendicontazione delle operazioni soggette al pagamento dell'IVA. Rispetto agli scorsi anni sono entrate in vigore delle novità, ma prima di andare ad esaminarle diamo uno sguardo alle categorie che risultano obbligate alla compilazione e invio dello Spesometro 2015; su tutte citiamo i soggetti in regime di contabilità semplificata, coloro i quali si avvalgono della dispensa da adempimenti per le operazioni esenti ex art.

36-bis DPR. 633/1972 e gli individui che applicano il regime fiscale agevolato per le nuove attività imprenditoriali (ex minimi inclusi). Al di là di questi particolari casi l'obbligo di compilazione abbraccia in generale tutte le categorie che svolgono operazioni rilevanti ai fini IVA.

Spesometro 2015: soggetti coinvolti ai fini IVA, info Agenzia delle Entrate e scadenze - Tre le date da cerchiare in rosso sul calendario

In riferimento all'invio dello Spesometro 2015 e stando a quanto comunicato dall'Agenzia delle Entrate, sono tre le date da tenere a mente: 10 aprile per chi liquida l'IVA mensilmente, 22 aprile per chi la liquida ogni 3 mesi e 30 aprile per gli operatori finanziari. In apertura si faceva cenno all'introduzione di alcune novità valide per l'anno in corso: la più importante concerne senz'altro il fatto che d'ora in poi anche la Pubblica Amministrazione avrà l'obbligo di compilare e inviare lo spesometro onde esplicitare le operazioni rilevanti ai fini IVA effettuate l'anno precedente. Un'altra importante innovazione concerne l'oggetto della comunicazione: fino allo scorso anno l'obbligo di rendicontazione all'amministrazione finanziaria era circoscritto solo alle operazioni al di sopra dei 3.600 euro, mentre con decorrenza a partire dallo Spesometro 2015 andranno comunicate tutte le operazioni effettuate a prescindere dal relativo ammontare. Le novità attinenti allo spesometro si accompagnano a quelle introdotte dal Fisco con riferimento alla Certificazione Unica 2015 e al modello 730 precompilato 2015, tutte statuizioni che da un lato mirano ad alimentare la lotta all'evasione fiscale e dall'altro puntano a sveltire i processi di adempimento tributario cui sono soggetti ogni anno i cittadini italiani. Recenti studi hanno infatti dimostrato come il sistema tributario italiano sia fra i più lenti e inefficienti dell'intera Eurozona, staremo a vedere se gli accorgimenti presi serviranno per migliorare le cose.