L'Agenzia delle Entrate ha chiarito ieri 7 luglio che per tutti i contribuenti che sono ancora alle prese con il 730/2015, sia precompilato che ordinario, la scadenza è stata posticipata al 23 luglio. Questa proroga tanto attesa era stata concessa in un primo momento solo ai CAF ed ai professionisti abilitati. Solo ieri l'Agenzia ha allargato la possibilità anche ai contribuenti che presentano la dichiarazione da soli tramite i servizi telematici ed il proprio cassetto fiscale.
Questa possibilità è data però solo ai contribuenti che non hanno ancora provveduto all'invio della dichiarazione dei redditi. Infatti per i contribuenti che hanno già inviato la dichiarazione, essa risulta già chiusa.
Errori nel 730 già inviato:
L'Agenzia aveva già dato facoltà ai contribuenti che si erano accorti di errori, successivamente all'invio, di ripetere la procedura, correggendo il 730 e inviandolo di nuovo, oppure di rivolgersi ad un CAF o professionista per la correzione. Questa possibilità è tecnicamente scaduta il 29 giugno, ultimo giorno utile in cui i contribuenti potevano riaprire e rettificare il 730 già inviato.
Per tutti coloro che solo oggi si fossero accorti di errori nel 730, le soluzioni sono due, il 730 integrativo e quello rettificativo.
Il 730 Integrativo
Il modello 730 integrativo riguarda in particolare la mancata o erronea dichiarazione di elementi che possono essere le spese da detrarre o dedurre, ed in genere tutti i dati che possono far cambiare l'imposta da versare o da recuperare. La sua scadenza per il 2015 è fissata per il 25 ottobre. Per la sua presentazione bisogna rivolgersi ad un CAF o professionista anche se il 730 originariamente inviato era stato fatto usando altri canali di trasmissione.
Il 730 rettificativo
Questo 730 si usa nel caso in cui gli errori ne modello già inviato non siano dovuti dal contribuente, ma dal soggetto che ha prestato assistenza fiscale.
Il Contribuente quindi deve recarsi dal CAF o da chi per lui ha presentato e sbagliato il modello e chiedere la rettifica. Il professionista redigerà un nuovo 730 indicandolo come rettificativo. La sua scadenza è fissata per il 10 novembre.
L'opzione modello Unico PF
In alternativa, il contribuente può presentare anche il modello Unico PF che fungerà da correttivo al 730 già consegnato. In questo caso la maggiore imposta dovuta va versata o vanno restituiti i soldi presi ingiustamente. Infatti è possibile che il sostituto di imposta provveda a rimborsare il contribuente per il credito IRPEF in busta paga. Questo rimborso qualora, dopo le correzioni risultasse non dovuto, o dovuto in misura minore deve essere versato indietro dal contribuente con il modello F24. Qualora ci si trovasse a dover ottenere un rimborso scaturita dalle correzioni, la richiesta è immediatamente trasmessa all'Agenzia delle Entrate con l'Unico.