Il canone Rai 2016 sarà nella bolletta dell’energia elettrica dal prossimo luglio. Sarà suddiviso in 10 rate da 10 euro ognuna e distribuito in relazione alla periodicità della bolletta della società elettrica alla quale l’utente risulta cliente. Il pagamento sarà addebitato sulle fatture emesse dalle varie aziende di energia elettrica di maggiore utenza come Enel Servizio Elettrico o del mercato libero come Enel Energia, Acea o Sorgenia.
Questa nuova modalità di pagamento, introdotta dalla Legge di Stabilità 2016, si sta però scontrando con le molteplici difficoltà operative che le società elettriche stanno evidenziando e sottoponendo in questi giorni al ministero per lo Sviluppo Economico.
Canone Rai: caos per le imprese erogatrici di energia elettrica
Le imprese del settore elettrico non hanno ancora chiaro come dovranno regolarsi per esigere il canone Rai che la Legge di Stabilità del governo ha previsto con l’inserimento della tassa nelle bollette elettriche. Il problema del possibile caos viene segnalato dal presidente di Assoelettrica Chicco Testa, rappresentante delle società elettriche, sulle quali peserà il difficile compito di indicare e riscuotere in modo appropriato il canone Rai 2016. Secondo i programmi, la prima rata del canone dovrebbe essere fatturata nelle bollette degli italiani dei consumi che sarà inviata a luglio.
Ma le imprese del settore elettrico, se non riceveranno gli adeguati chiarimenti richiesti, non si troveranno pronti per modificare gli attuali sistemi informatici e poter testare le nuove fatturazioni addizionate del canone. Secondo il presidente Testa, i punti da chiarire sono ancora molteplici, rendendo allo stato attuale difficile l’attuazione della nuova modalità di pagamento in bolletta del canone Rai. Gli ostacoli da superare, per rientrare nella scadenza della prossima estate, secondo un comunicato stampa delle società elettriche, sono di varia natura. Restano ancora interrogativi senza risposta su come ci si deve ad esempio comportare se un utente cambia fornitore durante l'anno o sposta la sua residenza o nel caso di utenze che allacceranno la luce a maggio o a ottobre.
Le società elettriche inoltre non hanno ancora chiarimenti in merito alle procedere che dovranno attuare, se un utente pagherà solo l’importo della fornitura elettrica e non il canone, e se le eventuali more del ritardato pagamento delle bollette dovranno essere applicate anche sulla rata del canone.
Su chi graveranno i costi per l'adeguamento dei sistemi informatici?
Le domande che pongono le imprese del settore elettrico risiedono anche nei costi da sostenere per l’aggiornamento del nuovo sistema informatico, con la conseguente richiesta di un adeguamento economico per la messa in pratica del nuovo servizio pubblico per il pagamento della tassa. Ulteriori costi da mettere in preventivo sono rappresentati anche dalla prevista ondata di chiamate degli utenti per richieste di chiarimenti e istruzioni per i casi particolari che sicuramente non mancheranno.