Le detrazioni fiscali per la ristrutturazione degli immobili sono tra quelle misure che hanno riscosso più successo tra quelle varate dai vari governi che si sono succeduti nel corso degli anni. Tanto che, anche se più volte modificata, sia per quanto riguarda la percentuale di detraibilità che per il numero delle rateper le qualisuddividere il beneficio, a distanza di molti anni resiste ancora. Addirittura in tempo di crisi dell’edilizia gli interventi di ristrutturazione, grazie all'"appeal" dell’incentivo fiscale, hanno mantenuto in piedi un settore che altrimenti sarebbe completamentecrollato.

Sono quindi numerosi i contribuenti che nel corso degli anni hanno usufruito delle detrazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia del proprio immobile. Proprio tale numerosità fa sì che possano presentarsi vari casi, a volte di difficile interpretazione, riguardo alla possibilità di continuare a godere dell’agevolazione fiscale in presenza di alcune situazioni particolari.

Detrazione della ristrutturazioneda parte dell'erede

Affronteremo in quest’articolo uno di questi casi, al quale di recente ha dato risposta l’agenzia delle entrate tramite il sito on line Fisco Oggi, dando seguito al quesito posto da un lettore: “Mio padre, che fruiva del bonus ristrutturazioni, è deceduto nel 2015. La detrazione va nella sua dichiarazione, che presento come erede, o nella mia?”.

Il caso prospettato dal lettore non è purtroppo infrequente visto il numero abbastanza elevato degli anni (dieci) per i quali bisogna suddividere la detrazione spettante per la ristrutturazione; può capitare quindi che un contribuente che abbia iniziato a detrarre la spesa sostenuta muoia prima dei dieci anni previsti per il completamento del bonus fiscale.

Che cosa succede in questi casi? Come e chi può continuare a godere del bonus ristrutturazione?

Nella risposta dell’agenzia delle entrate viene chiarito che in caso di decesso del contribuente titolare della detrazione fiscale per ristrutturazione, la stessa potrà continuare a essere goduta dall'erede per le rate non ancora detratte.

La particolarità consiste però nel fatto che non tutti gli eredi avranno diritto alla trasmissione delle quote da detrarre ma soltanto quelli che conservano la “materiale e diretta detenzione del bene” alla data del 31 dicembre del periodo d'imposta interessato dalla successione.