Ancora problemi per il governo in merito alla riscossione del Canone Rai 2016, ora la tegola da risolvere arriva dalle aziende di energia elettrica e dall'Unione Nazionale Consumatori. Come già annunciato, il governo ha previsto la prima rata del pagamento della tassa sulla TV già dal mese di luglio 2016, ora però il nodo da scogliere resta l'individuazione corretta del contribuente.

Si rischia una stangata da parte del governo che metterà in difficoltà gli Italiani e le società di energia elettrica incaricate della riscossione.

La problematica

A pochi mesi dall'entrata in vigore della nuova legge di stabilità ancora non è stato sciolto il nodo Canone Rai, il governo avrebbe dovuto chiarire attraverso una proposta di decreto, le modalità di riscossione e di individuazione dei soggetti tenuti a pagare la tanto odiata tassa sulla televisione. La risposta dal governo tarda ad arrivare e si riaccende la polemica, il rischio di pagare una tassa non dovuta è molto alto e sarà una problematica enorme restituire l'eventuale pagamento ai contribuenti.

Il direttore della gestione tributi dell'Agenzia delle Entrate ammette il problema e spiega che l'individuazione del soggetto, a cui sarà assoggettato il pagamento del Canone Rai, sarà molto complessa e verranno analizzati numerosi dati incrociati tra loro, utilizzando le banche dati di Agenzia delle Entrate, Comuni, Anagrafe Tributaria e aziende di elettricità.

Problemi anche per il rimborso

La questione che vede il pagamento del Canone Rai in bolletta approvato e previsto per luglio, fa intravedere una serie di problematiche che a sentir parlare l'Unione Nazionale Consumatori, sarà un vero caos e a farne le spese saranno principalmente i contribuenti. Infatti è stato già presentato un documento di critica, in merito alla bozza di decreto che prevede una tempistica di 6 mesi, per l'eventuale rimborso della tassa da parte delle società elettriche. Inoltre, in considerazione del fatto che i tempi stringono, il rischio attuale è quello che numerosi Italiani paghino una tassa non dovuta e dovranno fare i conti con le aziende di energia per farsi rimborsare i propri soldi, ingiustamente tolti.