Chi di brevetto perisce, di brevetto perisce. Eh si, dopo tanti anni di bufere contro la Samsung, in veste di accusatore, Apple questa volta deve affrettarsi a correre ai ripari dalle accuse rivoltale dal colosso più famoso del mondo in campo di audio, cioè Bose. Bose è la Ferrari, la Lamborghini, la Bugatti e la Rolls Royce messe insieme del settore audio, e questo è dimostrato dal successo enorme che ha avuto in passato e che continua ad avere attualmente nonostante i prezzi dei suoi prodotti siano talvolta alle stelle, e nonostante la stessa Bose non sembra particolarmente interessata più di un certo tanto a farsi pubblicità.

Il concetto che sta alla base di questa scelta di marketing è lo stesso dei vecchi artigiani, denominati "artisti" quando dimostravano particolare cura nelle loro lavorazioni, ovvero che non occorre spendersi tanto per farsi pubblicità quando si lavora in maniera distinta ed eccellente: sarà il lavoro stesso, una volta portato a termine, a rendere la migliore pubblicità mostrando le doti sopraffine dell'artigiano e le qualità pregevoli dei suoi lavori. Bose infatti, a differenza di tutti gli altri produttori di apparecchi audio, è l'unico che può permettersi di non esprimere la potenza in Watt dei suoi impianti; questo sta a significare che Bose è come se dicesse ai suoi clienti: "Cosa importa quanti Watt ha questo impianto audio?

Non basta sapere che non hai mai sentito niente meglio di così?".

Bose si è fatta un grande nome, e vanta all'attivo numerosi brevetti atti anche a certificare gli ingenti investimenti nella ricerca che ogni anno porta avanti. Questi brevetti però Bose se li è visti deturpare, a sua detta. Infatti ha avviato una causa giudiziaria contro Beats, l'azienda acquistata da poco proprio da Apple, che non riesce a risollevare la testa da processi di questo stesso genere. Bose accusa Beats di aver violato almeno cinque brevetti, tutti relativi alla funzione di riduzione del rumore all'interno delle cuffie. Beats adesso avrà poco tempo per poter ponderare una risposta e dimostrare che le accuse sono infondate. Le tattiche più ovvie che potrebbe imboccare Beats, ovviamente sostenuta sempre pienamente da Apple anche nel quadro legale, saranno due: cercando di convincere tutti che i brevetti di Bose sono troppo generici; dimostrare che le cuffie Beats usa sì la stessa tecnologia di Bose, ma in un modo totalmente diverso rispetto al brevetto contestato. Inizieranno altri anni di calvari con la lotta ai brevetti 2.0?