L'Ebola si sta espandendo sempre di più nelle popolazioni africane. In Liberia è stato registrato un leggero calo dei contagi giornalieri, e questa è una notizia più che positiva; ma l'altra faccia della medaglia è tremendamente crudele e piena di angoscia. Infatti, se in Liberia sembra che piano piano il virus sta regredendo, in Sierra Leone ha letteralmente preso il sopravvento. Secondo un rapporto dell'Ong (Africa Governance Initiative), la velocità di contagio del virus in Sierra Leone, rispetto a due mesi fa, è aumentata di ben nove volte: rispetto ai passati 1,3 nuovi contagi giornalieri oggi se ne contano 12. Questo succede soprattutto nelle zone rurali del paese, ma anche nella capitale Freetown il numero di nuovi contagi giornalieri è aumentato di sei volte. Solo in Sierra Leone, da quando ha avuto inizio l'epidemia, ci sono state 5338 persone contagiate, di cui 1510 di queste sono decedute. Nick Thompson, direttore dell'Ong, spiega che "il governo in Sierra Leone sta facendo passi avanti aumentando l'accesso ai trattamenti di supporto e assicurando sepolture sicure e dignitose, ma non possiamo fermarci finché il virus non sarà eliminato".

La Coppa d'Africa si farà La Caf (Confederazione calcistica africana), nella giornata di oggi, ha ufficialmente respinto la domanda presentatale dal Marocco dove era fatta espressa richiesta di annullare la Coppa d'Africa in programma dal 17 gennaio all'8 febbraio 2015. Questa richiesta, fatta dal Marocco, era stata avanzata per ovvi motivi di timore riguardo ai possibili contagi che potrebbero verificarsi durante la manifestazione sportiva, giacché questa attirerà milioni di persone nelle città che la ospiteranno, e li porterà ad ammassarsi in migliaia all'interno di impianti sportivi aumentando ancor più il rischio. Junior Binyam, portavoce della Caf, ha fatto presente che ogni variazione di date, della competizione sportiva in programma, andrebbe a discapito del calendario della stessa Confederazione calcistica africana, la quale ha il preciso obbligo di rispettare i tempi dettati dalla Fifa. Ha inoltre aggiunto la sua sicurezza sull'efficienza del servizio sanitario marocchino, definendolo "in grado di far fronte ai flussi di gente e a ogni altra evenienza prevista".