Facebook cambierà ancora la sua politica in merito all'utilizzo di nomi di fantasia per registrarsi sul social network. Sarà nuovamente permesso utilizzare degli pseudonimi, purché vengano giustificati. Il social network di Mark Zuckerberg ha iniziato una furiosa lotta all'utilizzo di pseudonimi. Diversi account sono stati bloccati per quindici giorni ed è stato richiesto agli utenti di modificare il nominativo d'iscrizione, oltre a dover inviare fotocopia del documento d'identità per verificare la veridicità di quanto dichiarato.

La motivazione dietro questa politica sarebbe legata ad evitare l'abuso del social network. Bullismo, pedofilia, truffe. Dietro l'utilizzo malevolo di un account Facebook possono celarsi diversi pericoli. Il nome e cognome risulta quindi fondamentale per garantire un uso corretto della piattaforma (o almeno limita i danni degli abusi). Tuttavia, molti utilizzatori hanno un concetto di Facebook diverso, molto più legato al virtuale piuttosto che alla vita reale. Per questa ragione, hanno mal digerito i controlli a campione eseguiti dal team di Zuckerberg. 

In seguito al malcontento generale, i responsabili del social hanno deciso di aprirsi a tolleranza maggiore, consentendo nuovamente l'utilizzo di pseudonimi.

Facebook introdurrà due importanti novità a riguardo dell'iscrizione al social

Nelle prossime modifiche, effettive dal 2016, a favore della privacy degli utenti ci saranno importanti cambiamenti. Innanzitutto, l'utilizzo degli pseudonimi sarà garantito nuovamente, a patto però di specificare le ragioni della scelta di non usare il proprio nome reale. Al momento dell'iscrizione bisognerà infatti compilare un box in cui verranno spiegate le motivazioni personali legate all'uso di uno pseudonimo. Questo aiuterà il team a valutare ogni iscrizione al social.

Per supportare il cambio regole di Facebook, saranno rese più complesse le procedure per segnalare un utente che utilizza un soprannome in luogo del suo vero nome. In questo modo saranno limitati gli abusi di chi ricorre a questa pratica come forma di dispetto nei confronti di altri utenti.