Dal punto di vista dei trasporti, l'anno 2021 si prospetta come un punto di svolta per la città di Torino, con il completamento di numerose opere che tengono la città nella morsa dei cantieri da diversi anni. A cominciare dai lavori del passante ferroviario di corso Venezia, per arrivare al cavalcavia di corso Grosseto e alla nuova fermata della metro, la viabilità cittadina del capoluogo piemontese subirà dei cambiamenti nei prossimi mesi.
Il raccordo Torino-Caselle
Era il 2003 quando a Torino, allora guidata dalla giunta di Sergio Chiamparino, veniva dato il via ai lavori per la chiusura del passante ferroviario di corso Venezia. Da allora sono passati 18 anni, si sono succedute tre amministrazioni ed è stato riaperto un tratto del passante, ma i cantieri rimangono sempre là e i lavori procedono ancora. Obiettivo? Il collegamento autostradale rapido con l’aeroporto di Caselle. Il 2021 potrebbe però essere l’anno della svolta. A marzo è infatti previsto l’inizio dei lavori per il collegamento diretto tra la città e l’aeroporto, un’imponente opera che durerà un anno e interesserà una zona delimitata da corso Venezia, via Breglio, parco Sempione e la dismessa ferrovia Torino-Milano, per un totale di oltre 52 mila metri quadri.
Il cantiere di corso Grosseto
Anche i lavori sul cantiere di corso Grosseto, che ha visto la chiusura del cavalcavia nel 2016, sembrano starsi avvicinando alla fine, con il prossimo completamento della tratta ferroviaria sotterranea Torino-Ceres. Secondo quanto comunicato dall’ingegner Manto (responsabile dei lavori dell’azienda SCR, che opera sul cantiere di corso Grosseto su incarico della Regione), la parte di superficie della tratta verrà completata entro la fine di quest’anno, e il completamento del passante sarà pronto per la primavera del 2022. Considerando i successivi collaudi di sicurezza e le varie operazioni preliminari, tuttavia, è probabile che per attraversare la nuova galleria i cittadini dovranno attendere la fine del prossimo anno.
La linea 1 della metro
L’ultimo tratto della linea 1 della metropolitana di Torino, che collega l’attuale capolinea di Lingotto a piazza Bengasi, è lungo meno di due chilometri, ma per realizzarlo sono stati necessari 9 anni. Colpa di un lungo incrociarsi di aziende in fallimento, bandi, appalti da riassegnare e attese di finanziamenti statali, fino all’accelerazione dei lavori nell’estate 2019, quando gli operai hanno iniziato a lavorare su tre turni, generando ad oggi oltre 900 mila ore di lavoro. Dal 2019, l’unico stop è stato quello imposto dal lockdown per il coronavirus, ma ormai anche quello è stato superato. Tecnicamente pronta, e in attesa solamente del via libera da parte degli enti incaricati dell’omologazione finale, la linea 1 della metro di Torino ha compiuto due giorni fa il viaggio di prova con a bordo politici e giornalisti, e sarà aperta alla cittadinanza a partire dalla prossima primavera.
Rimangono ora da iniziare i lavori per prolungare la linea della metro in direzione opposta, fino al centro di Rivoli, realizzando una mastodontica opera il cui costo complessivo sfiora il milione di euro, e rimane ancora sospesa la questione del ripristino di via Nizza e di piazza Bengasi, martoriate da nove anni di lavori, scavi e passaggio di mezzi pesanti.