L'edizione 2014 di Ballando con le Stelle è volta al termine sabato 6 dicembre, annunciando finalmente i vincitori di questa seguitissima stagione. L'episodio, tra le sue mille sorprese e polemiche, si è concluso con l'incoronazione dell'atleta paralimpica Giusy Versace, accompagnata dal maestro Raimondo Todaro. La battaglia finale, comunque, è stata davvero dura. I due, infatti, si sono aggiudicati la vittoria soltanto per pochissimi voti, in quanto al loro 56% registrato al televoto, si contrapponeva un significativo 44% registrato dalla coppia avversaria, quella costituita da Andrew Howe e Sara di Vaira.
Nonostante tutti i concorrenti abbiano dato il meglio di sé, e nonostante l'altissimo livello raggiunto dai due ballerini "provetti", le polemiche da parte del pubblico e di Selvaggia Lucarelli non sono affatto mancate.
Giusy Versace, l'atleta paralimpica di 37 anni, è stata accusata di avere vinto per pietismo a scapito del giovane e talentuoso Andrew Howe, ritenuto da tutti il più bravo in assoluto tra i partecipanti al programma. La polemica si era già scatenata durante la trasmissione al momento della decisione finale, ed è continuata, poi, anche sui social network. Dopo la pubblicazione di un post di ringraziamento su Facebook da parte della vincitrice, Selvaggia Lucarelli non ha mancato di esprimere il suo disappunto rispondendo che, in realtà, Giusy Versace avrebbe vinto soltanto per pietismo.
Con tono diplomatico la giudice del programma ha dichiarato che la bravura e i meriti della donna non potevano proprio essere messi in dubbio, ma che comunque la sua prova non era stata all'altezza di quella sostenuta da Andrew Howe.
Selvaggia Lucarelli, infatti, è profondamente convinta che la Versace abbia davvero meritato di raggiungere la finale grazie alla sua tenacia e alla sua forza, ma che purtroppo la sua prestazione non abbia retto il confronto con quella sostenuta dal giovane atleta. Un secondo posto, a sua detta, sarebbe stato più adatto e più giusto nei confronti di Howe, che avrebbe perso soltanto a causa del pietismo suscitato dalla storia di Giusy. Citando le sue parole: "Il secondo posto ci stava tutto, era merito. Il primo è retorica".