Emma Holten è una giornalista danese vittima di un gesto vile da parte del suo ex. Quattro anni fa l'uomo ha postato online un loro video privato, da quel giorno la vita della ragazza è cambiata radicalmente, ricevendo centinaia di email quasi sempre di natura offensiva, e subendo addirittura dei ricatti, che le chiedevano di mostrare l'ennesima foto in intimità. Hemma Holten come altre donne ha mostrato il suo corpo su Internet, senza volerlo.

Si calcola che il 59% di video o immagini privati vengono condivisi in rete con il nome e cognome della persona.

Emma Holten si racconta attraverso delle immagini quotidiane

Dopo una lunga pausa di riflessione Emma ha deciso di raccontare la sua storia al magazine femminile Hysterical Feminisms, l'ha fatto attraverso una galleria di immagini realizzati dalla fotografa Cecilie Bødke. Scatti senza veli mentre si pettina davanti a uno specchio, o legge un libro seduta sul divano. La natura contro la volgarità, ''non è una vendetta'', come alcuni giornali italiani hanno erroneamente scritto. Poi l'intervista al Guardian, dove la Holten racconta il perché ha voluto riprendere il suo corpo: denunciare e rispondere a colui che è stato capace di compiere una simile bassezza.

Lei non più una donna oggetto, ma una persona con la sua dignità, capace di decidere da sola se mostrare il suo corpo. Un messaggio chiaro senza complessi contro chi le ha fatto del male, con lo scopo di potersi vedere di nuovo come un essere umano, e non come una donna costretta all'ennesima ingiustizia, vittima di violenza fisica e psicologica.

Video amatoriali e immagini rubate: dalle star alle persone comuni

La condivisione di filmati e immagini privati senza consenso è una piaga che da qualche anno si sta allargando a macchia d'olio. Molte attrici hollywoodiane non sono state immuni ad attacchi informatici. I casi più eclatanti di video e immagini intime rubate quelle: di Jennifer Lawrence, dell'attrice Ariana Grande e la top model Kate Upton. Senza dimenticare gli scatti privati di Scarlett Johansson.