Del problema dei flussi di migrazione dall'Africa all'Europa se n'è parlato fin troppo in questi ultimi mesi, ma spesso per capire fino a che punto è grave un problema bisogna vedere con i propri occhi, ed ecco che in questi casi intervengono "Le Iene" con coraggiosi servizi che fanno il giro del web. Maisano, giovane nuovo inviato del programma di Italia 1, si è recato in Libia per vedere da vicino in quali condizioni versano gli africani (soprattutto nigeriani e senegalesi) fermi sulle coste libiche con la speranza di raggiungere quella che per loro è la terra promessa, l'Italia.

Nel filmato, che inizia con un blitz della polizia libica nei confronti di un gruppo di migranti ammassati in una casa di Tripoli, si vede chiaramente come le forze dell'ordine facciano il possibile per catturare i trafficanti di uomini, ma nella maggior parte dei casi sono proprio coloro che scappano da terrorismo e guerra a subire le conseguenze più gravi di questa retata. Molti, infatti, mostrano all'inviato le botte ricevute dalla polizia libica, in un mix di desolazione e disperazione a un solo passo da casa nostra.

L'appello dei migranti ai governi europei

Il filmato mandato in onda nel corso della 4a puntata de Le Iene sta facendo molto discutere sul web e in poco tempo, sulla pagina Facebook del programma, ha raggiunto e superato le 10mila condivisioni.

Nella seconda metà del video si vede come questi migranti vengano smistati nelle varie prigioni di Tripoli, ma le loro condizioni igieniche e di salute sono alquanto gravi, tanto che alcuni sono ricoperti da piaghe, con le mosche che gli girano intorno. L'inviato ha provato a chiedere a questi africani delucidazioni sul comportamento della polizia libica nei loro confronti e dopo alcune confessioni di percosse e botte, le forze dell'ordine lo hanno allontanato temendo una rivolta dei migranti.

Insieme a donne e bambini, che chiedono paradossalmente di essere riportati nel proprio Paese, queste povere anime fanno appello ai governi europei con l'auspicio che questa situazione possa un giorno risolversi. Il filmato completo dell'inchiesta è disponibile sul sito ufficiale delle Iene, mentre per ricevere ulteriori notizie sull'argomento, basta spingere "Segui" in alto a sinistra sopra l'articolo.