Jim Carrey è sempre stato un artista che ha fatto della stravaganza un marchio di fabbrica, sia nelle scelte professionali che nelle comparsate in tv. Ma l’intervista rilasciata lo scorso sabato sul red carpet della New York Fashion Week ha oltrepassato ogni precedente bizzarria, diventando subito virale e lasciando ai fan il dubbio se sia tutta una presa in giro o se l’attore stia passando davvero un periodo di profonda crisi esistenziale.
La strana intervista
Alle domande di routine dalla reporter del sito E! News, Carrey ha risposto: “Niente di tutto questo ha un senso. Volevo trovare la cosa con meno senso possibile a cui partecipare”. Quando la giornalista ha ribattuto che si trattava di celebrare le icone, Carrey ha detto: “Celebrare icone è in assoluto l’obiettivo più basso che potevamo trovare”. Dopo aver cantato, l’attore ha iniziato un discorso pseudo filosofico: “Non credo nelle icone, o nelle personalità. Credo che la pace vada oltre le personalità, oltre le invenzioni dei cieli, oltre la S rossa che porti al petto, e che fa rimbalzare i proiettili.
Credo esista qualcosa di più profondo, siamo campi di energia che danzano da soli”. La reporter, allibita, ha ricordato a Carrey di essersi messo in ghingheri per l’evento, ma lui ha subito risposto: “Non l’ho fatto. Non c’è nessun me. Sono solo cose che accadono. Non è il nostro mondo, noi non contiamo nulla. Questa è la buona notizia”.
La ancor più strana spiegazione
I fan di Jim Carrey si erano già preoccupati nei mesi scorsi, dopo averlo visto su Twitter invecchiato e con una lunga barba grigia. La nuova intervista ha dato il via a una serie di commenti, ma Carrey ha voluto riprendere il discorso durante un’altra intervista, questa volta per il magazine The Wrap, in cui ha detto, parlando della sua interpretazione di Andy Kaufman in Man on the Moon: “Come attore interpreti personaggi, e se vai abbastanza a fondo ti rendi conto che il tuo personaggio è fragile sin dal principio.
Vivi un’improvvisa separazione e ti chiedi chi è Jim Carrey. In realtà non esiste. Ci sono solo relative manifestazioni della coscienza a cui qualcuno ha dato un mucchio di idee, un nome, una religione, una nazionalità e le ha ammassate insieme per creare una presunta personalità”. L’attore ha precisato che non si tratta di crisi esistenziale ma di esperimento esistenziale: “Credo di essere diventato famoso per lasciarmi alle spalle la fama. Io non ne faccio più parte. Capitano i vestiti, le interviste, ma senza di me, senza l’idea di me”. Alla giornalista, visibilmente confusa, ha cercato di spiegare: “È un piccolo salto semantico, non molto lontano, ma è un altro universo rispetto a quello in cui molte persone vivono.
Ci sono solchi profondi nella mia vita. C’è ancora energia che vuole essere ammirata, e vuole liberare la gente dalle preoccupazioni ma ora va oltre. Voglio raccontare questo alla gente perché dia un’occhiata nell’abisso. Sembra spaventoso, ma non lo è”. Insomma, le nuove dichiarazioni non hanno certo portato luce sul periodo che l’attore sta passando ma hanno, se possibile, seminato ancora più domande.