Una vita spezzata prematuramente quella di Chatriona White, la compagna del popolare attore americano Jim Carrey, che è morta suicida a causa di un cocktail di farmaci.
La causa della morte
Una relazione iniziata circa tre anni fa quella tra la make-up artist di origini irlandesi e l'attore icona della comicità - che abbiamo tanto amato per le sue straordinarie interpretazioni in "The Mask" e in "The Truman Show" - interrotta violentemente dall'effetto devastante di un mix di farmaci, che stando alle prime informazioni avrebbe determinato il decesso della donna.
Un decesso quello della White che almeno nelle prime fase di indagini era stato individuato come suicidio, quindi destinato ad archiviazione. Ma a riportare i dubbi, che hanno indotto gli investigatori ad approfondire la vicenda, sono state le accuse dell'ex marito della White, che ha subito attribuito a Carrey pesanti accuse.
Innanzi tutto si dovrà spiegare per quale motivo la ragazza avesse ingerito delle pillole di Ambien - noto sonnifero - , di Percocet - antidolorifico - ed infine di Propanololo - per la pressione del sangue - non avendo alcuna prescrizione medica al riguardo, meno che mai patologie tali che ne giustificassero l'assunzione. Prescrizioni invece fatte all'attore per problematiche mediche di cui è affetto.
La riapertura delle indagini
Dunque la domanda che si pongono ora gli inquirenti è se sia stata la ragazza autonomamente a sottrarre i farmaci all'attore oppure sia stato lui a darglieli? Ma a complicare le cose c'è anche il fatto che la ragazza facesse parte di Scientology, dunque si ipotizza anche un possibile coinvolgimento della setta religiosa nella prematura morte della donna.
Ma le accuse più dure ed infamanti arrivano dall'ex marito della White, Mark Burton, che accusa l'attore di omissione di soccorso e di violazione delle leggi sullo spaccio di droghe, a cui si aggiunge anche quella di aver trasmesso tre diversi tipi di malattie sessuali.Jim Carrey respinge con fermezza tutte le accuse infamanti e assicura che è arrivato il momento di difendersi nelle sedi opportune.