Quando uscì nel 1994 “L’Alienista” di Caleb Carr divenne subito un bestseller, rimanendo nella top 10 del New York Times per un’intera stagione. Ma ci sono voluti ben 24 anni per vederlo tradotto in linguaggio cinematografico. Ora la Serie TV “The Alienist”, composta da 10 episodi sul canale americano TNT a partire dal 22 gennaio, è al primo posto tra le più attese dell’anno secondo l’Internet Movie Database.
Il libro
Siamo alla fine dell’Ottocento, ai tempi in cui i malati di mente sono “alienati” e gli psichiatri, di conseguenza, vengono chiamati “alienisti”. Lazlo Kreizler è un alienista determinato e scrupoloso, spesso osteggiato dai colleghi per i suoi metodi. L’amico Theodore Roosevelt, allora commissario di polizia, lo mette a capo di una squadra che dovrà scoprire l’identità di un serial killer che uccide e mutila bambini immigrati finiti nel giro della prostituzione. Della squadra fanno parte anche il giornalista John Moore, Sara Howard, una delle prime donne a lavorare in polizia, e i fratelli Isaacson, esperti di scienze forensi.
La loro ricerca porta il lettore nella New York più tenebrosa, tra bassifondi, malavita ed estrema povertà.
Tutto raccontato con una crudezza spietata ma mai indecente, e un linguaggio che seppur in linea con l’epoca descritta, risulta snello e dinamico. Ma quello che più affascina è il racconto degli albori della criminologia moderna, dai metodi usati ancora oggi – profiling, rilevamento delle impronte digitali – a quelli ormai obsoleti come il Bertillonage. Non mancano anche i più fantasiosi, come la persistenza della visione, l’idea che l’occhio trattenga l’ultima immagine vista prima della morte, “fotografando” così l’assassino. Il tema dell’immigrazione, inoltre, non racconta solo l’odio verso i nuovi americani, ma affonda fino alle radici e al doloroso rapporto tra yankee e nativi.
La serie TV
Un adattamento cinematografico era già previsto prima ancora della pubblicazione del libro, ma nessuna delle proposte andava bene all’autore Caleb Carr: “Sono stati 24 anni di battaglie contro cattive interpretazioni del romanzo” ha detto. I progetti precedenti, ha raccontato Carr, prevedevano personaggi eliminati e storie d’amore aggiunte, cose che facevano perdere il focus della storia. Ora, “The Alienist” è il progetto più ambizioso del network TNT, con un costo per episodio di circa 5 milioni di dollari e un cast di alto livello: Daniel Brühl (“Rush”, “Bastardi senza gloria”) è Kreizler, Dakota Fanning (“Pastorale Americana”) è Sara, Luke Evans (“Dracula Untold”, “La Bella e la Bestia”) è Moore e Brian Geraghty (“Chicago P.D.”) è Roosevelt.
Anche gli autori sono d’eccezione: oltre allo stesso Carr, tra i creatori della serie troviamo Cary Fukunaga, regista del pluripremiato “Beast of no Nation” e di “True Detective”, e gli sceneggiatori Eric Roth (premio Oscar per “Forrest Gump”) e Hossein Amini (“Drive”).
La Manhattan del 1896 è stata ricostruita a Budapest, e progettata in modo da permettere inquadrature a 360 gradi. Tutto è stato disegnato nel più piccolo dettaglio, per trasportare lo spettatore indietro nel tempo e il lettore nell’atmosfera che ha decretato il successo del romanzo. Un successo che pare pronto a ripetersi, tanto che Netflix ha annunciato la distribuzione mondiale di “The Alienist”. La serie inoltre potrebbe avere un seguito ispirato ai libri di Carr. Le avventure di Kreizler e del suo team continuano con “L’angelo delle Tenebre”, mentre l’autore è alle prese con la scrittura del terzo romanzo, “The Alienist at Armageddon”.