Nei giorni scorsi è uscito in tutte le librerie 'Guèrierro', l'ultima fatica letteraria di Guè Pequeno, pubblicata da Rizzoli. Il libro, che il rapper ha voluto definire come un qualcosa di diverso da una semplice autobiografia, è ricco di interessanti spunti di riflessione, tanto sui colleghi rapper dell'autore di 'Come Se Fosse Normale', quanto sulla situazione socio culturale del nostro paese e sul vissuto personale dell'artista.
Un Guérriero che non ha paura di mostrare le sue fragilità
'Il pensiero del futuro nella maggior parte dei casi mi mette angoscia' racconta il Guercio, uno che al di là dell'immagine da duro, spaccone e strafottente, che contraddistingue il suo personaggio a livello social e mainstream, non si è mai fatto problemi a mettersi a nudo – no, non stiamo facendo riferimento al clamoroso incidente hot del 2017, in seguito al quale venne diffuso on line un video che lo immortalava completamente senza veli, intento a toccarsi le parti intime – parlando delle sue fragilità. Lo sa bene che chi conosce minuziosamente la sua discografia, pregna di canzoni auto-celebrative, ma non priva di episodi profondi ed introspettivi.
'Non riuscire ad avere una storia seria, fallire sempre in amore, non avere una mia famiglia, non essere una persona normale', continua Gué, elencando le sue paure più profonde: 'La mia testa malata schiava di marchi costosi mi porta a stare sempre alla ricerca di denaro, non ne ho mai abbastanza'. Un'insicurezza sociale che sembra comune a quella di tanti giovani, un idolo delle masse, uno che ce l'ha fatta, ma che tuttavia non sembra essere immune a quel male di vivere che caratterizza buona parte della società occidentale contemporanea. Un' ansia che, contrariamente a quello che credono in molti, prescinde dai traguardi lavorativi, dal denaro, dalla fama e dal successo con le donne: 'È la paura delle malattie, è il test per le malattie veneree.
E' non poter dire di avere amici veri, o scoprire che ti stanno spolpando. Spesso sento di non essere all’altezza del mondo.'
Guè Pequeno sempre al centro delle polemiche
In questo periodo il rapper milanese è al centro delle cronache, e delle polemiche, conseguenti ad una sua recente intervista – nella quale ha utilizzato parole abbastanza critiche nei confronti di alcuni suoi illustri colleghi come J Ax, Fedez, Sfera Ebbasta, Ghali e la Dark Polo Gang – ma anche e soprattutto alle proteste scaturite in seguito alla sua partecipazione al concerto del Primo Maggio, tenutosi a Pescara. Circostanza che ha determinato l'incredibile auto-esclusione delle sigle sindacali dalla manifestazione. I rappresentati dei sindacati pescarsi infatti, avevano chiesto all'amministrazione comunale di escludere l'autore di 'Guérriero' dall'evento, in quanto troppo volgare e portatore di un messaggio non linea con il significato della festa dei lavoratori. Non vedendosi accontentati, i sindacati hanno incredibilmente deciso di non prendere parte alla manifestazione.