Ieri sera è andata in scena la penultima serata del Festival di Sanremo, quella dedicata ai duetti e alle cover. A portarsi a casa la vittoria è stato Geolier, che ha proposto sul palco dell'Ariston un mix intitolato Strade, accompagnato da Guè Pequeno, Luché e Gigi D'Alessio.

La platea dell'Ariston ha però accolto il primo posto del rapper di Secondigliano con una lunga e rumorosa serie di fischi e urla di dissenso. Amadeus ha provato a smorzare i toni, ma le proteste sono proseguite anche dopo il ritorno sul palco dei quattro artisti per eseguire nuovamente il mix di brani.

Geolier sulla reazione dell'Ariston al verdetto: 'È stato bruttissimo'

Geolier ha già avuto modo di commentare l'accaduto, lo ha fatto mostrandosi visibilmente amareggiato, sottolineando tutto l'impegno profuso negli ultimi tempi per realizzare la performance di ieri, ed evidenziando – da casa era quasi impossibile rendersene conto – come oltre a fischiare e urlare, buona parte del pubblico abbia anche abbandonato la sala mentre venivano eseguiti i brani assieme a Guè Pequeno, Luché e Gigi D'Alessio. Il rapper 23enne è arrivato addirittura a descrivere la seconda performance di ieri sera come l'esibizione più brutta della sua vita.

"È stato bruttissimo in realtà – ha spiegato l'artista – io mi sono preparato un sacco.

Ho fatto di tutto per portare sul palco questi tre mostri. Vincere e poi andare sul palco con le persone che fischiano, si alzano e poi e se ne vanno, è stata una delle esibizioni più brutte che ho fatto in tutta la mia vita. Anzi, la più brutta".

Sui social è polemica

Nel frattempo sui social è di nuovo polemica su Geolier, con toni spesso abbastanza accesi.

Il pubblico appare infatti molto diviso, con numerosi spettatori che sembrano essere sostanzialmente in linea con il sentiment dell'Ariston, e altri che descrivono invece le critiche al rapper come ennesima espressione della discriminazione nei confronti della città di Napoli, ma anche del rap italiano.

"Platea di dinosauri, scrive infatti un utente su Instagram – si può anche non essere d’accordo col verdetto, ma gli artisti si preparano e bisogna portare rispetto.

Poi fischiare e andarsene con un giovane ventenne alla prima partecipazione... siete dei dinosauri".

Tanti altri sostengono invece che i fischi siano giustificabili e da intendere come legittima manifestazione di dissenso, diretta conseguenza di un verdetto musicale, secondo questa interpretazione, discutibile. "Non c’entra odiare Napoli – scrive infatti un utente commentando la notizia – ma è palese che la performance di Geolier sia spanne sotto quella di Santi Francesi con Skin o Alfa con Vecchioni. Oggettivamente proprio".