Pierpaolo Spollon può essere considerato uno dei protagonisti più amati della serie televisiva 'L'Allieva' dove interpreta il ruolo di Marco Allevi, fratello della protagonista Alice. Giovedì 29 novembre è stata trasmessa su Rai Uno l'ultima puntata della fiction che ha vinto la gara degli ascolti consacrando Lino Guanciale e Alessandra Mastronardi come coppia indiscussa della Serie TV.
Dunque ci sono i presupposti per pensare a un seguito de L'Allieva, capace di mantenere il livello degli ascolti del primo anno: la conferma arriva dallo stesso attore Pierpaolo Spollon.
Queste sono le parole: "Ci sono buone possibilità che ci possa essere la terza stagione". La fiction ispirata alla penna della scrittrice Alessia Gazzola ha ottenuto dunque il successo sperato ed è questo uno dei motivi per i quali si parla di un prosieguo.
Si tratta di un momento importante nella carriera di Pierpaolo, che ha iniziato a lavorare in televisione in giovane età ed è anche impegnato nella prima stagione della serie 'Nero A Metà' che vede come protagonista l'attore Claudio Amendola nei panni dell'ispettore Carlo Guerrieri.
Un momento importante nella carriera del giovane attore: i suoi progetti
L'attore ha continuato a parlare del successo de L'Allieva, precisando che si attendono notizie dalla Rai in merito al possibile seguito. Poi Spollon ha posto l'accento sull'amicizia con il collega Dario Aita, che veste il ruolo del reporter Arthur, figlio del Supremo; in sua compagnia vorrebbe prendere parte alla prossima edizione di 'Pechino Express'. Inoltre l'attore, nel corso dell'intervista ad un noto sito web, si è concentrato sui segreti che hanno determinato il successo della fiction: "Credo sia importante aggiungere gli ingredienti giusti".
I segreti del successo della fiction e i cambiamenti della seconda stagione
Spollon ha spiegato che gli attori de L'Allieva sono in attesa di avere notizie da "Mamma Rai", dopo aver ripercorso il successo della prima stagione. Pierpaolo ha sottolineato quanto sia stata importante la presenza di new entry, corrispondenti ai nomi di Tullio Solenghi e Giorgio Marchesi, rispettivamente nei ruoli del Supremo e del pubblico ministero Sergio Einardi. Infine ha voluto chiarire la situazione riguardo alle parole di Lino Guanciale, facendo notare che l'avezzanese vuole capire se la sceneggiatura vada di pari passo con la sua crescita.