Meghan Markle e il principe Harry hanno deciso per un battesimo privato per il piccolo Archie, il loro primogenito. Ma i sudditi hanno aspramente contestato questa legittima decisione, accusando la duchessa del Sussex di vivere grazie alle tasse pagate dal popolo britannico.
Battesimo privato per Archie, Meghan Markle irremovibile
Il battesimo del piccolo Archie Harrison, primogenito dei duchi del Sussex, Harry e Meghan, si svolgerà in forma privata.
Così è stato deciso dai genitori e approvato dalla Regina Elisabetta II a pochi giorni dall’evento. Il battesimo, infatti, è programmato per il giorno 6 luglio nella Saint George Chapel, esattamente 2 mesi dopo la nascita.
Una data nuova rispetto a quella diramata precedentemente: il 4 luglio. Giornata poco significativa per i sudditi britannici, molto più pregna di significato per gli americani degli Stati Uniti che proprio il 4 luglio celebrano la ricorrenza del Giorno dell’Indipendenza. In molti hanno voluto leggere nella scelta di questa data la volontà dei duchi del Sussex di rendersi liberi dai dogmi della monarchia britannica.
E quindi, è presumibile che sia stata modificata di qualche giorno anche per questo motivo.
Ma l’accusa verso Meghan Markle arriva dai sudditi inglesi per un altro motivo: il battesimo in forma privata. La giornalista Melanie Bromley, si è quindi scagliata contro la duchessa: “Se vuoi davvero essere una privata cittadina, allora non dovresti prendere i soldi dei contribuenti per ristrutturare i tuoi palazzi, le tue case e la moda che indossi per apparire grandiosa”.
Non paga, la giornalista ha aggiunto: “Se vuoi essere “privata” allora abbi il coraggio di esserlo davvero senza prendere i soldi dal Regno!”
L’economia degli eventi reali: 'do ut des'
La Bromley ha, quindi, fornito il suo pensiero razionale alla questione.
Che non fa una piega. Nel caso dei precedenti battesimi reali, infatti, ogni evento è stato pubblico, compresi i figli dei duchi di Cambridge - “Che sono eredi al trono, quindi molto più in alto in ordine gerarchico”. I loro eventi hanno previsto un ristretto gruppo di persone per testimoniare il battesimo.
Sempre con molto rispetto della privacy reale. Celeberrima fu la frase della principessina Charlotte al battesimo del fratellino Louis che si rivolse ai fotografi con uno strafottente “Voi non venite!”. All’evento privato successivo al battesimo in Chiesa, ovviamente!
E quindi, l’idea del battesimo privato del piccolo Archie appare agli inglesi come una netta forzatura reale. Va bene la privacy, ma non è accettata l’invisibilità. Soprattutto se a pagare l’evento sono i sudditi. La Bromley ha chiosato: “Ogni tanto ci lanci un osso in cambio di prendere i soldi per avere il privilegio di essere una reale”.