Il Festival di Sanremo comincerà il 2 marzo, intanto sabato scorso sono stati annunciati i duetti e le cover della serata del 4 marzo. Le scelte degli artisti in gara sono ricadute sulla canzone d’autore di ieri e di oggi, dai grandi classici di Battisti all’indie di Calcutta, passando per Daniele Silvestri e Pino Daniele. Si esibiranno sul palco dell’Ariston, inoltre, due dei più famosi cantastorie dei giorni nostri: Samuele Bersani (tornato quest’anno con Harakiri) e Neffa.
Una vittoria già certa per il cantautorato italiano, apprezzato e omaggiato da tutto il cast artistico di Sanremo 21.
I brani scelti da Aiello, Random, Noemi, Annalisa, Max Gazzè, Arisa, Fasma, Orietta Berti e Bugo
Aiello feat Vega Jones: Gianna di Rino Gaetano, terza classificata nel Sanremo del ’78. Chissà se Aiello replicherà la celeberrima performance del cantautore calabrese.
Random feat The Kolors: Ragazzo fortunato, di Jovanotti, del 1992. Random sarà un ragazzo fortunato nella competizione canora più celebre d’Italia?
Noemi feat Neffa: Prima di andare via, brano del 2003 autografato Giovanni Pellino in arte Neffa.
Il soul delle parole di Neffa che incontra il soul della voce di Noemi.
Annalisa: La musica è finita, scritta da Califano, Bindi e Nisa e portata al successo da Ornella Vanoni nel 1967. Per l’ex 'Amici', la musica di certo non è ancora finita, e sarà sicuramente in grado di dimostrarlo.
Max Gazzè feat M.M.B: Del Mondo, di Giovanni Lindo Ferretti per il CSI (Consorzio Suonatori Indipendenti). Alchimie da alchimisti, il progressive nel progressive.
Arisa: Quando, una delle più emozionanti canzoni di Pino Daniele del 1991, scelta come colonna sonora dall’amico del cantautore partenopeo e regista Massimo Troisi, per il film 'Pensavo fosse amore… invece era un calesse'.
Fasma feat Nesli: La fine, firmata Nesli e reinterpretata anche da Tiziano Ferro.
Vedremo se, parafrasando il brano, il duo lascerà tutti senza parole.
Orietta Berti feat Le Deva: Io che amo solo te, canzone del 1962 di Sergio Endrigo questa volta replicata tutto al femminile. Orietta Berti ha scelto, infatti, di duettare con il coro 'Le Deva' composto da sole donne.
Bugo feat Pinguini Tattici Nucleari: Un’avventura, successo di Mogol e Battisti portato sul palco dell’Ariston dal cantautore reatino nella sua unica partecipazione al festival del 1969. Nell’esibizione di allora al posto dei Pinguini c’era Wilson Pickett.
Le cover di Ermal Meta, Extraliscio e Davide Toffolo, Francesco Renga, Colapesce e Dimartino, Fulminacci, Gaia, Coma Cose, Ghemon e Gio Evan
Ermal Meta feat Napoli Mandolin Orchestra: Caruso, una delle canzoni più struggenti della storia musicale nazional-popolare, riproposta in tutti i generi e in tutte le lingue.
Fu scritta da Lucio Dalla, di cui ricorre nella serata delle cover di Sanremo 21, 4 Marzo, il compleanno.
Irama: Cyrano, la quasi poesia di Francesco Guccini, del 1996. Il leader dei successi estivi ha spesso palesato la sua passione per il Maestro di Pavana che non ha mai calcato il palco dell’Ariston. Chissà se apprezzerà!
Extraliscio e Davide Toffolo feat Peter Pichler: Rosamunda, una Polka risalente al periodo tra le due guerre mondiali e portata sulle scene negli anni ‘70 da Gabriella Ferri. Da festival della Canzone a balera romagnola in un attimo!
Francesco Renga feat Casadilego: Una ragione di più. Firmato da Califano, Vanoni e Berretta e dai due fratelli Reitano, il singolo fu presentato per la prima volta dalla stessa Ornella Vanoni nel 1969 alla trasmissione Senza Rete.
Colapesce e Dimartino: Povera Patria, la canzone più politica di Franco Battiato e ancora spiccatamente attuale a trent’anni dalla sua uscita.
Fulminacci feat Valerio Lundini e Roy Paci: Penso positivo, e non potrebbe essere altrimenti date l’ironia di Lundini, la tromba di Roy Paci e la freschezza del cantautore romano classe 1997, neanche nato quando Jovanotti portò il singolo al successo. Era il 1994.
Gaia feat Lous and The Yakuza: Mi sono innamorato di te. Il classico di Luigi Tenco che compie l’anno prossimo sessant’anni e già reinterpretato da numerosi artisti, verrà riproposto da Gaia, vincitrice della scorsa edizione di Amici.
Coma Cose feat Alberto Radius e Mamakass: Il mio canto libero.
Torna Lucio Battisti, con un successo del 1972 in vetta alle classifiche italiane per undici settimane non consecutive fra gennaio e aprile ‘73. Indubbiamente il pezzo più “coverato” del cantautore.
Ghemon feat Neri Per Caso: Medley Le ragazze-Donne-Acqua e Sapone-La canzone del sole. Dallo schiocco di dita al “du-du-du” di Zucchero, passando per Vasco Rossi e Gaetano Curreri, e di nuovo Lucio Battisti.
Gio Evan con i cantanti di The Voice Senior: Gli anni, tormentone del 1995 degli 883 di Max Pezzali, simbolo di una generazione, che questa volta però ne incontra un’altra. La nostalgia non ha età!
I titoli di Madame, La Rappresentante di Lista, Lo Stato Sociale, Malika Ayane, Francesca Michielin e Fedez, Maneskin e Willie Peyote
Madame: Prisencolinensinainciusol, Adriano Celentano - 1979. Un singolo precursore del rap cantato dalla rapper più giovane nel panorama italiano. Avanguardia su avanguardia!
La Rappresentante di Lista feat Donatella Rettore: Splendido Splendente. Dalla fine degli anni Settanta direttamente al terzo millennio, una “tagliente” invettiva contro la chirurgia estetica e i ritocchini. Nella scorsa edizione la band duettò con Rancore e Dardust eseguendo il brano di Elisa, Luce (tramonti a nord est). Da un luccichio a un altro.
Lo Stato Sociale feat Sergio Rubini e i lavoratori dello spettacolo: Non è per sempre, un inno a reagire e rialzarsi targato Aftherhours, del 1999.
Un’esibizione che si presenta già carica di peso civico e sociale alla quale il frontman del gruppo autore (Manuel Agnelli) assisterà da dietro le quinte.
Malika Ayane: Insieme a te non ci sto più, un omaggio a Caterina Caselli datato 1970 ma anche a Paolo Conte e Vito Pallavicini, autori del brano. Super-noto e già cantato da altri grandi artisti come Franco Battiato e Claudio Baglioni, il pezzo vivrà di nuovi arrangiamenti nella voce della cantante milanese.
Francesca Michielin e Fedez: Medley Del Verde-Le cose in comune, rispettivamente di Calcutta e Daniele Silvestri. È già tutto “magnifico”, e di sicuro moderno.
Maneskin feat Manuel Agnelli: Amandoti. Canzone del leader dei CCCP Giovanni Lindo Ferretti, del 1990, nota anche per la versione di Gianna Nannini.
Il coach di X-Factor incontra gli allievi, dal forum di Assago al palco dell’Ariston. Una miscela che si preannuncia già esplosiva nella performance condivisa di Damiano e Manuel.
Willie Peyote feat Samuele Bersani: Giudizi Universali, di Samuele Bersani. Ultimi ma non ultimi. Un capolavoro assoluto del 1997. Il giudizio sui Giudizi è assicurato, e non potrà che essere eccellente.